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Ci ha scritto, Giovanni Puerari, maestro della Banda Città di Alassio

Spettabile Redazione,
in qualità di maestro della Banda Città di Alassio mi sembra utile precisare che la banda non rientra nel modo più assoluto nel calendario degli eventi del Festival della Cultura. Il concerto della mia banda, quello del 13 agosto, è un evento estivo che si ripete ormai da più di vent’anni e si svolge con modalità e contributo suo proprio, senza dipendere da nessun programma culturale o di altro tipo. E’ un momento di svago, di piacevole ascolto offerto ad una platea sempre soddisfatta di ascoltare voci e strumenti. La presenza del parroco “canterino” dipende da una mia scelta attuata anni fa quando l’ho sentito cantare in chiesa e l’ho proposto quale membro del gruppo cantanti della banda stessa. Hanno cantato con me cantanti di tutti i tipi, impostati e meno, esperti di musica classica e moderna. Il parroco non ha nessun rapporto con il Festival della Cultura e nella banda canta brani che sempre hanno il mio consenso e che si addicono al suo stato sociale. Sono, invece, perfettamente d’accordo con voi che il Festival della Cultura abbia bisogno di una programmazione diversa. Sul mensile dell’Associazione A.V.A., l’Alassino, ho pubblicato alcuni articoli sulla programmazione della cultura nella mia città con critiche forse anche più costruttive delle vostre. Vi prego di tenere presenti queste mie osservazioni per interventi futuri. Mi dispiace che le vostre osservazioni non siano documentate a dovere e che tendano alla polemica più che alla costruzione di nuovi progetti e al miglioramento delle risorse locali. Se avete bisogno di un mio contributo sulla situazione locale, anche sulla storia della città, sono ben felice di intervenire e di essere uno di voi, naturalmente gratis.
Con stima
Giovanni Puerari

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