“Ti crescerò con tutto il mio amore. Sei nato, sei piccolo e indifeso. Imparare il mondo è difficile. Io ti scalderò, ti nutrirò e, soprattutto, ti trasmetterò tutto il mio amore: che sia questo, più di tutto, a scaldarti, farti crescere, darti forza. Il mio amore: che possa proteggerti da tutte le cose del mondo”. A questo pensa mamma, guardando il suo piccolo tesoro. Così piccino, così indifeso. Sarà difficile, come lo è sempre stato, crescerlo. Perché è il lavoro più duro del mondo: quello di crescere il proprio piccolo. Tante, tantissime le cose da fare: curarlo, spiegargli come va il mondo, quale sarà il modo migliore di comportarsi. E lui la guarda. Si dice non capisca: è troppo piccolo. Ma il suo sguardo racconta un’altra cosa: il suo sguardo è attento, segue ogni mossa, raccoglie tutto l’amore che mamma gli trasmette. E se ne nutre. Ma adesso è l’ora della pappa. Lui ha fame, la mamma lo sa. …dalla “libreria” di Capo Mele spicca il volo: le basterà poco tempo, non lo lascerà solo a lungo. C’è sempre meno pesce, ma qualcosa troverà per il suo amore che deve crescere e che, ansioso, già la aspetta nel suo nido in cima al mondo. Qualcosa di colorato attira la sua attenzione, non sa cosa sia ma sembra appetitoso. Cerca di prenderlo, per portarlo al suo cucciolo. Lo becca, è sfuggente, insiste. Lo prende.. no: è lui che prende lei. E’ gommoso, è duro, le si infila nel becco. Non si toglie. Non riesce a toglierlo. Il suo becco non si apre, non si aprirà più. Amore di mamma che finisce così, in cerca d’amore e di cibo, per il suo piccolo cucciolo che non mangerà più e non crescerà e non volerà, perché mamma ha il becco bloccato in un palloncino colorato, che sembrava buono da mangiare e rassicurante: portava con sé un messaggio d’amore per tutte le mamme del mondo.