Mi rammarica il fatto che ancora nessuno dei politici locali abbia ancora pensato di devolvere parte dello stipendio ai cittadini in difficoltà, i sacrifici non li devono fare solo i cittadini ed è ora che anche la politica locale dia un segno in questo senso dimezzandosi lo stipendio e, chi non percepisce stipendio, rinunciando ai gettoni di presenza per tutta la durata dell’emergenza.
Gli emolumenti alle cariche politiche sono pagati con le tasse dei cerialesi, in questo momento di difficoltà bisogna dare un segnale concreto e solidale rinunciando almeno a metà indennità di carica e destinando le somme così ricavate ad un fondo per il sostegno alle categorie in difficoltà o al “sostegno alimentare”.
Spiace inoltre constatare che ancora non è stato aperto un conto corrente dedicato a ricevere le donazioni liberali a sostegno dell’emergenza in atto, come disciplinato dall’art.99 comma 5 del DL n.18 del 17 Marzo 2020. Molti comuni lo hanno già fatto e destinano le donazioni al fondo per il “sostegno alimentare” per coprire l’erogazione di ulteriori buoni spesa. Mi domando se a Ceriale c’è l’intenzione di aprire tale conto dedicato e quando?
La gente non ne può più dei soliti stucchevoli discorsi filosofici, la gente è in difficoltà adesso e va aiutata adesso, con fatti e provvedimenti concreti che oltre ad aiutare economicamente prevedano una riduzione dei tributi di competenza comunale a sostegno della ripresa del nostro tessuto economico e sociale, duramente provato da questa crisi.
Rodolfo Sanna
Meetup Ceriale in MoVimento