Bene l’incontro pubblico che si terrà questa sera alle 18.
Coinvolgere i cittadini è sempre una cosa positiva, ma un processo partecipativo non inizia dalle decisioni. I processi partecipativi iniziano dalla trasparenza, dalla pubblicazioni di dati ed informazioni utili per i cittadini che vogliono impegnarsi, studiare e poi, con consapevolezza, partecipare in maniera attiva anche nei processi decisionali.
Spero quindi che questo non sia un tentativo dell’Amministrazione di scaricare le proprie responsabilità riguardo le scelte da compiere in merito all’area T1.
Le decisioni in merito all’assetto urbanistico su un’area tale, con dei volumi così ampi, come in questo caso, sono scelte che determineranno la direzione che prenderà Ceriale almeno per i prossimi 20/30 anni.
Il destino dell’area T1 potrebbe determinare il rilancio di Ceriale dal punto di vista turistico o, al contrario, determinare la definitiva stagnazione.
E’ una scelta fondamentale per Ceriale e che ne potrebbe influenzare in positivo l’economia del paese per i prossimi anni.
Tuttavia non ho sentito parlare di streaming e se davvero l’intento è quello di favorire la più ampia partecipazione, l’assemblea pubblica andrebbe trasmessa in streaming e resa successivamente disponibile registrata, questo consentirebbe a chiunque, anche se impossibilitato per motivi lavorativi, di poterla vedere e partecipare a questo momento di condivisione.
Il ricorso al TAR promosso dalla Rush S.r.l. a mio avviso è insussistente ed a mio parere è un bieco tentativo di fare pressione sull’amministrazione comunale che mi auguro non si faccia intimorire o condizionare.
I consiglieri comunali che non hanno approvato la proposta di assetto urbanistico della ditta acquirente hanno fatto bene ed hanno pieno diritto di operare le scelte migliori per il paese, senza farsi influenzare da perizie varie o da pressioni da parte della ditta acquirente che, ricordiamolo, ha fatto un’offerta all’asta ben conoscendo il contenuto della perizia del tribunale, il progetto originario ed i vincoli presenti sull’area.
La società ha comprato l’area, le costruzioni da terminare ed il relativo progetto, a circa 1/3 del valore a base d’asta, quindi si presume che abbia valutato e ritenuto di poter portare a termine il progetto con profitto, se ha commesso errori di valutazione non può pretendere di farseli pagare dalla comunità cerialese.
Rodolfo Sanna
Ceriale in Movimento