Centrosinistra: programmi condivisi ma la scelta del candidato alla presidenza slitta

Durante l’incontro di ieri tra Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Linea Condivisa, Azione, Lista Sansa e Alleanza Verdi e Sinistra, (Italia Viva assente), è emersa una volontà granitica: continuare a lavorare su un programma alternativo alla destra.
In lista ci sono tutti i classici temi: sanità pubblica, difesa dell’ambiente, partecipazione democratica, trasparenza della politica, politiche del lavoro, emergenza abitativa, rilancio delle politiche industriali, difesa ed estensione dei diritti civili. È mancata solo la ricetta della focaccia ligure.
Il confronto è stato definito “costruttivo,” che è il modo elegante per dire che nessuno ha lanciato sedie. Tutti d’accordo sull’importanza di includere le proposte di chiunque abbia due idee e un megafono, per contribuire alla costruzione di questa grande alternativa alla destra.
Tuttavia, è mancata la ciliegina sulla torta: la scelta del candidato alla presidenza. Un impegno comune che richiede “tempi brevi,” ovvero un concetto elastico che, nella traduzione politichese, significa “prendiamoci tutto il tempo che vogliamo, perché tanto nessuno ha fretta”.
Insomma, tra corridoi e riunioni, l’aria condizionata ha fatto il suo dovere: raffreddato i bollenti spiriti politichesi, ma non troppo. Per ora, nessun disco verde definitivo per Orlando, che attende pazientemente il suo momento sotto i riflettori. Ma si sa, nel centrosinistra, ogni decisione ha bisogno di tempo, soprattutto in una coalizione che promette di essere tanto grande quanto complicata.
L’ottimismo è alle stelle, mentre si cerca di far quadrare i conti di una coalizione che promette di essere tanto grande quanto complicata.

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