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Centrale di Vado Ligure

OSSERVAZIONI DEL M.O.D.A CONTRO IL PROGETTO
DI AMPLIAMENTO A CARBONE
E A FAVORE DELLA CHIUSURA DEI GRUPPI 3 E 4 A CARBONE

Portiamo a pubblica conoscenza le Osservazioni del MODA del 2 Maggio 2007 (vedi a fondo pagina ) contro il Progetto di ampliamento a carbone di Tirreno Power inviato, come indicato dalla normativa, ai Ministeri dell’Ambiente (Pecoraro Scanio), delle Attività produttive (Bersani) alla Regione Liguria (Assessore Zunino) e al Presidente della Provinca (Bertolotto) e per conoscenza alla Commissione Europea Ambiente di Bruxelles, prima della procedura di VIA Nazionale che poi ha dato parere favorevole. Si tratta nel merito di motivazione molto forti che purtroppo non sono state prese in considerazione dal parere espresso dalla Commissione tecnica di VIA della Regione Liguria e dal relativo ricorso al TAR presentato da Regione e Comuni di Vado e Quiliano.

Sottolineamo in particolare :

1) Osservazione n°1 che dimostra assenza di necessità di energia elettrica per il fabbisogno nazionale, mentre sulla presunta necessità di energia (Legge n°55/02) si basa il Progetto T. Power.

2) Osservazione n°4 di superamento “ante operam” negli anni 2005 e 2006dei limiti di legge delle polveri sottili Pm10.

3) Ricordiamo che la Direttiva 96/62/CE all’art.8 stabilisce che in presenza dei superamenti dei valori limite degli inquinanti atmosferici, gli Stati membri devono adottare piani e programmi che consentano la riduzione dell’inquinamento atmosferico e il raggiungimento dei valori limite.

OGGI A TUTTI E’ BEN NOTO ( VEDI STUDI MODA E PERIZIA DOTT. STEVANIN) CHE IL POTENZIAMENTO A CARBONE NON SOLO NON RIDURREBBE L’INQUINAMENTO (COME DICHIARATO DA T. POWER) BENSI’ L’AUMENTEREBBE NOTEVOLMENTE.

L’UNICO MODO PER RIDURRE DRASTICAMENTE L’INQUINAMENTO SAREBBE QUINDI CHIUDERE SUBITO E DEMOLIRE GLI OBSOLETI GRUPPI A CARBONE 3 E 4 CHE PRODUCONO CIRCA L’80% DELL’INQUINAMENTO SUL TERRITORIO SAVONESE E CHE NON SONO RISTRUTTURABILI CON LE BAT (MIGLIORI TECNOLOGIE DISPONIBILI) PREVISTE OBBLIGATORIAMENTE DALLA UNIONE EUROPEA E DALLA RELATIVA NORMATIVA ITALIANA.

LA CHIUSURA DELLA COMBUSTIONE DEL CARBONE NELLA CENTRALE DI VADO IMPEDIREBBE ANCHE LA PERICOLOSA COMBUSTIONE DEL RIFIUTO CDR IN CENTRALE TECNICAMENTE POSSIBILE SOLO SUI GRUPPI A CARBONE E PURTROPPO PREVISTA DAL PIANO PROVINCIALE RIFIUTI OGGI IN VIGORE A PAG. 170. ( nella vicina discarica del Boscaccio di Vado (ECOSAVONA) è prevista dal Piano Provinciale la produzione di CDR dai rifiuti urbani).

RISPONDENDO INFINE A CERTI SINDACATI, RICORDIAMO CHE E’ BEN NOTO COME LA COMBUSTIONE DEL CARBONE NELLA CENTRALE HA SOLO PORTATO AD UNA GRAVISSIMA PERDITA OCCUPAZIONALE COME I CIRCA 100 POSTI CHE SI PERDERANNO IN CENTRALE NEL 2007 – 2010 CUI AGGIUNGERE ANCHE I CIRCA 300 POSTI GIA’ PERSI NEL PASSAGGIO DA ENEL (2005) AI PRIVATI DI T. POWER (2006)…E D’ALTRA PARTE E’ BEN NOTO CHE LA FILIERA DEL CARBONE SEMPRE PIU’ AUTOMATIZZATA NON POTRA’ CHE FAR PERDERE ULTERIORI POSTI DI LAVORO..QUINDI UNA DELLE PRINCIPALI RAGIONI PER CONTINUARE COL CARBONE E’ ANCHE BRUCIARE I RIFIUTI IN CENTRALE COME CDR CON I RELATIVI RISCHI SANITARI.

Savona, 9 Ottobre 2010

Dr. Virgino Fadda

Dott. Agostino Torcello





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