Site icon UOMINI LIBERI

Cemento in città

VOLUMETRIE EDILIZIE IN ARRIVO SULLA CITTÀ
Veniamo a sapere, come al solito solo dai giornali, della trattativa levantina tra i componenti della maggioranza del Comune di Savona a proposito dei volumi edilizi da realizzarsi in Città.
La scena descritta negli articoli  ci mostra l’Assessore all’Urbanistica impegnato a difendere le proposte dei costruttori, con Sel e Rifondazione critici solo in parte, perché sembrano soddisfatti di uno sconto.
Questo mentre, come abbiamo detto più volte, gli edifici esistenti a Savona potrebbero ospitare già ora una popolazione notevolmente maggiore di quella di oggi, mentre ci sono migliaia di case sfitte o non utilizzate al meglio, mentre il mercato immobiliare subisce una situazione di crisi che ha già portato a sensibili diminuzioni dei prezzi delle case, mentre  a livello nazionale sta crescendo la sensibilità nei confronti della difesa del territorio e recenti pronunciamenti pubblici del Sindaco paiono metterlo dalla parte degli  ecologisti.
Ci chiedono se vogliamo mantenere come sono i capannoni dei cantieri Solimano, e ci dicono che il solo sistema per “riqualificare” l’ambito è il costruire “palazzine” (notare il diminutivo) con un volume superiore a quello esistente.
E sempre dai giornali veniamo a sapere che la “caramella” offerta alla popolazione è la passeggiata a mare, che noi tutti abbiamo sempre sostenuto e che  è sempre stata dichiarata impossibile da realizzare completamente  da tutti gli Assessori che si sono succeduti al governo del nostro territorio.
Non vogliamo bloccare l’attività edilizia in Città, ma vogliamo indirizzarla verso i settori di crescita reale per il territorio: la messa in sicurezza idrogeologica dell’entroterra e il recupero della Città già costruita, il miglioramento della qualità edilizia sulla strada del risparmio energetico e del recupero funzionale.
Ci rendiamo conto del fatto che gli oneri  di urbanizzazione possano fare gola a chi deve fare i conti con un bilancio sempre più striminzito, ma in un’ottica di vera partecipazione chiediamoci se i Cittadini non si potrebbero accontentare di un percorso a mare sistemato a ghiaia o con materiale povero, che mantenesse però un maggiore contatto con il mare, senza vedersi inflitto nuovo cemento.
Condividi