Celle Ligure, strage verde in vista: i pini del parco nel mirino della giunta

Con il roboante annuncio che “i giardini delle scuole elementari e dell’infanzia di Celle cambieranno look”, la giunta comunale si appresta a tagliare una ventina di pini. La motivazione? Sempre la solita: mettere in sicurezza l’area, evitando il rischio  di caduta di rami o tronchi. Secondo l’amministrazione, gli alberi sarebbero “vetusti”, pericolosi e quindi da abbattere.

Peccato che la relazione dell’agronomo dica tutt’altro.

Il documento richiesto dal delegato ligure del WWF Marco Piombo  e redatto da un agronomo incaricato dal Comune, evidenzia infatti che gli esemplari sono in buono stato di salute: non presentano fitopatie né fisiopatie, mostrano vigore vegetativo tra il discreto e il buono, e non risultano pericolosi per la pubblica incolumità. Anzi, sono perfettamente compatibili con la fruizione sicura delle aree scolastiche.

La relazione riconosce sì la particolare delicatezza del sito – essendo un’area frequentata da bambini – e ammette che i fenomeni meteorici intensi aumentano il grado di rischio. Tuttavia, aggiunge chiaramente che la fruizione dell’area rimane sicura anche in questo contesto.

E noi, da semplici cittadini, facciamo notare che in occasione di allerte per vento, pioggia o neve, i cancelli dei giardini vengono regolarmente chiusi, azzerando ogni potenziale pericolo.

Preme ricordare anche che il  Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza n. 9178 del 27 ottobre 2022 ha decretato che gli alberi vanno tutelati e non se ne può ordinare l’abbattimento d’urgenza se non si dimostra che è proprio indispensabile per la pubblica incolumitàleggi

Allora la domanda è inevitabile: perché si è invocata una pericolosità che la relazione agronomica smentisce?
Perché si è giustificato l’abbattimento con motivazioni che non trovano riscontro nei dati tecnici?

Forse perché è più semplice eliminare gli alberi una volta per tutte, piuttosto che sottoporli a un monitoraggio periodico ogni due anni. Niente più potature, niente più relazioni, niente più fastidi. Via gli alberi, via il pensiero.

Sarebbe opportuno che l’assessore competente spiegasse pubblicamente questa scelta. Anche perché, in un Comune dove l’opposizione sembra essersi data alla macchia – il consigliere Gadina, da sempre amante del verde, ha davvero nulla da dire? – il sindaco Beltrame può agire indisturbato, come un novello Attila.

Già che c’è, gli suggeriamo di approfittarne: perché non eliminare anche i pini della passeggiata? Basta sostenere che le radici rovinano la pavimentazione e il gioco è fatto. Del resto, non vorrà davvero prendersi la briga di leggere nella relazione che i pini apportano “esternalità positive universalmente riconosciute”: assorbono CO₂ e agenti inquinanti, incrementano la biodiversità, offrono ombra, regolano il microclima, umidificano l’aria, attutiscono i rumori e migliorano il benessere psicofisico

No, troppo complicato. Meglio lasciare spazio al sano, solido, inamovibile cemento che tanto piace a certi amministratori. Non sia mai che dei miseri alberi osino rovinare la vista trionfante del cemento che domina il panorama cellese

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