E stato diffuso il comunicato della lista “UNITI PER CELLE” con il PD. Dagli accenti e dalle forme espressive pare un comunicato di chiaro stampo sovietico.
Si racconta di rinuncia alle primarie, unanimità di decisione, designazione a furor di popolo di un candidato sindaco.
Si racconta di unanimità occultando volutamente il dissenso.
Nessun accenno a Caterina Mordeglia che ha condiviso nel tempo passato (quasi mezzo secolo) tutte le amministrazioni di Zunino ed ora aspirava alla carica di Sindaco. E’ stata scaricata, neutralizzata da un sistema di costruzione del consenso che ti carica, ti lusinga, ti utilizza e ti scarica malamente quando non gli servi più.
Sono innumerevoli i casi di persone lusingate, utilizzate e poi malamente scaricate che si sono succeduti nel tempo nelle amministrazioni cellesi.
Si proclama una designazione popolare a fronte di una decisione già preventivamente adottata, acquisita e la si spaccia come ansia civica unanime.
Nel Marzo scorso avevamo salutato la scomparsa a Celle Ligure di un personaggio che, oltre ad aver sapientemente diretto il periodico d’informazione locale “A CIVETTA” , è stata una bandiera della democrazia cristiana cellese negli anni 80′.
Non conoscevamo personalmente Vincenzo Testa, ma ci ricordiamo alcune considerazioni rilasciate telefonicamente ancora pochi giorni prima del suo congedo:
1) Vincenzo Testa considerava inconcepibile l’appoggio che il suo amico di partito, Michele Manzi, aveva offerto alle ripetute Amministrazioni della dinastia degli Zunino di Celle Ligure.
2) Vincenzo testa rifiutava la logica che il potere locale fosse considerato da qualcuno come una cosa propria.
Diamo ragione a Vincenzo Testa e volentieri lo ricordiamo per la sua onestà intellettuale
Celle ligure è un paese distratto, addormentato o anestetizzato?