La tentazione delle truppe di Bertoldi di punire Zunino per sempre, la regia della dama rossa, il caso Giorgio Siri della Civetta
A pochi giorni dalle elezioni comunali, non c’è alcun dubbio che la rinuncia di Luigi Bertoldi abbia sconvolto il calcolo di qualcuno e rivoluzionato certezze e speranze di molti.
D’altra parte l’ex Sindaco, stimatissimo da Luisa Russo che fu sorella del compianto Ministro, avrebbe avuto senz’altro un rilevante seguito e per la sua coerenza e per la sua condotta in questi anni a favore della Legalità, appoggiata fortemente dal Movimento 5 Stelle.
Il suo elettorato variamente composto si dibatterà sino all’ultimo tra la decisione di turarsi il naso e spedire definitivamente Renato Zunino ed il suo erede nei loro rispettivi ritiri tra piante di pomodori e di basilico, oppure opzionare per una secca astensione, causa aria vecchia spacciata per nuova, che sarebbe decisione comprensibile, ma alla fine del tutto inutile.
Se non sarà Santa Caterina, sarà senz’altro Santo, Remo.
Allora più naturale forse che il 26 Maggio l’urna sia femmina. Anche se…
Anche se…. si accavallano insistenti le voci di post tumultuosi, retroscena tutti in casa del PD.
Risulterebbe ormai certo, secondo fonti confermate, la frenetica danza della “Dama Rossa”, l’ex Assessore ai Servizi Sociali di Renato Zunino dal 1975 al 1980. Sarebbe proprio Alba Marassi la ispiratrice della Lista “Aria Nuova” e della candidatura di Caterina Mordeglia a Sindaco, per spezzare una volta per tutte l’indigesto regno della dinastia durato quasi mezzo secolo.
Una esperta, la “Dama Rossa” di usi, costumi, trionfi e madornali errori che hanno redento illusoriamente Celle Ligure dopo gli anni 70″ per poi trascinarlo letteralmente nella spazzatura in quelli seguenti al ‘90, fino ad una generale disfatta.
Ma, soprattutto un ballo, quello della “Dama”, tanto riservato quanto inquieto ma non passato inosservato a chi, dalle alture collinari dei Ferrari di Celle, collabora con Uomini Liberi. Un vero e proprio taciuto caso di vendetta politica.
E sembrerebbe essere stata di nuovo la Dama Rossa a sollecitare la diretta partecipazione del Redattore di “A Civetta”, giornalista e riconosciuto critico d’arte, Giorgio Siri. Di antica militanza centrista e democristiana vicino a Giulio Andreotti, Siri avrebbe o meglio ha disinvoltamente tradito appartenenza ed adesione alla storica testata locale di ” A Civetta”, storicamente avversa al PCI ed a tutti i suoi eredi.
Chissà cosa avrebbe pensato il suo illustre fondatore, Vincenzo Testa? Senz’altro non ne sarebbe stato troppo entusiasta.
Ma si sa ….questi sono i tempi dell’ambizione, della fuga spregiudicata dalla realtà , dell’egocentrismo vanitoso e qualche volta un po’ patologico.