Celle Ligure – Per cercare di raschiare qualche voto in più, la campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione del comune di Celle Ligure, man mano che si avvicinano le date del 8 e 9 giugno, assume toni sempre più al limite del ridicolo, con il continuo abbassarsi, in taluni casi, dei livelli di credibilità delle promesse elettorali.
Effettivamente se il tasso di partecipazione si dovesse attestare vicino a quello delle ultime elezioni amministrative del 2019, al 68,17%, con 3.206 aventi diritto che si sono recati alle urne su 4.703 elettori, considerando le cinque liste in gara, la soglia per vincere è potenzialmente bassa e potrebbero bastare poco più di seicento voti.
Bisogna però riconoscere che tra le varie critiche mosse all’amministrazione uscente vi è quella di aver poco ascoltato la cittadinanza, forse vuole porvi rimedio.
Tra le altre proposte della lista “Aria Nuova” notiamo la riqualificazione degli spazi pubblici, ma anche in questo caso, trattandosi della giunta in scadenza, constatiamo l’elevato numero di opere pubbliche lasciate incomplete che si possono osservare per il paese.
Ancora più singolare è il punto sulla tutela attiva del paesaggio e la congruenza architettonica degli spazi, forse la sindaco Mordeglia si è accorta solo in questi ultimi giorni delle tante operazioni immobiliari che sono state oggetto di contestazioni per presunte illegittimità urbanistiche, oltre all’operazione di Punta dell’Olmo, attenzionata anche dalla Procura della Repubblica di Savona.
Riguardo alla tutela attiva del paesaggio, “Aria Nuova” non si esprime sul rigassificatore.
“SìAmo Celle” dove è rilevante la presenza delle categorie classiche dell’imprenditoria cellese legate alla proprietà immobiliare, al commercio ed alle spiagge, chiaramente esprime un ecologismo di convenienza, legato alla potenziale svalutazione patrimoniale, che l’installazione del rigassificatore potrebbe causare.
Da notare che Gadina si rivolge a soggetti economici più giovani e dinamici, che hanno fatto capolino sul mercato in anni recenti, come agriturismi e bed & breakfast, soggetti economici poco regolamentati e con diverse zone grigie, mentre Beltrame è sostenuto dalle categorie classiche di albergatori, ristoratori, bagni marini, negozianti, alcune delle quali in crisi, che lamentano, tra l’altro, la concorrenza delle categorie meno regolamentate.
Per alcuni si scrive “SìAmo Celle” ed “Idea Comune x Celle Ligure” e si legge Renato Zunino (presidente Anpi) e Remo Zunino. In “SìAmo Celle” si può riscontrare la base economica del tradizionale consenso che ha sempre sostenuto Zunino, mentre in “Idea Comune x Celle Ligure” è possibile rilevare la base elettorale popolare ed associazionistica del consenso di Zunino, di fatto una lista complementare all’altra.
Le politiche alla base dell’ultra quarantennale permanenza di Renato Zunino al comando di Celle Ligure, sta proprio nell’aver saputo favorire, i poteri economici del paese (bagni, immobiliare, commercio, albergatori, ecc.), utilizzando il consenso elettorale ottenuto dalle classi lavoratrici, nelle tipiche politiche di consociativismo della prima repubblica.
Da osservare che nel programma entrambe le liste “SìAmo Celle” ed “Idea Comune x Celle Ligure” hanno in comune la creazione di una Pro Loco o altra forma associativa simile che abbia la funzione di porsi come anello di congiunzione tra l’Amministrazione e tutte le realtà presenti sul territorio, il ricordo va al defunto consorzio Promotur, di cui ci siamo occupati in numerosi articoli.
Tutte e due le liste esprimono inoltre la contrarietà al rigassificatore coerentemente alle esternazioni social di Renato Zunino.
Passiamo alle due liste novità, che non hanno evidenti legami con l’establishment che ha retto Celle Ligure negli ultimi due decenni.
Nella lista “Un’altra Celle” sono presenti sia esponenti dell’imprenditoria turistica che lavoratori dipendenti e pensionati.
Trattandosi di una lista di centrodestra gli slogan che più ricorrono nella campagna elettorale sono quelli dell’ottimismo, dello sviluppo economico, della valorizzazione e della proiezione dell’immagine di Celle sia a livello nazionale che internazionale. Obiettivi che presumibilmente necessiteranno cospicui investimenti, ci auguriamo che le coperture finanziarie siano garantite, in fondo per qualche anno, la destra, gli italiani, riesce sempre a farli sognare. Del rigassificatore nel programma di “Un’altra Celle” non si fa menzione.
Il paese sta perdendo competitività a causa dell’invecchiamento della popolazione con conseguente perdita di residenti, tendenza acuita dalle varie operazioni edilizie che stanno, di fatto, trasformando Celle Ligure in un dormitorio di lusso per il fine settimana. Bertoldi assicura che i componenti della sua lista non appartengono a lobby dell’immobiliarismo e sono, come lui, spinti da un senso di volontariato per il rilancio del paese. “Rinascita per Celle Ligure” si oppone ermamente al rigassificatore.
Mancano ancora due settimane al voto ed i candidati sono molto agguerriti.