Per i primi, inventariato il considerevole numero di iscritte, nello specifico elenco tenuto dal Comune, nel rapporto con la popolazione, alquanto elevato rispetto ai Comuni vicini: 40 su popolazione di 5.050 (al 30.11) a Celle (Numero in forte discesa dai 5.124 di inizio d’anno) ; 31 su 9.882 ad Albisola S.; 83 (ma almeno 15 tra circoli, cori, confraternite, ecc.) su 12.993 a Varazze. Ciò a dire una Associazione ogni ca. 130 abitanti, a Celle (quando gli associati di talune magari sono magari una manciata…); ad Albisola S. 1/330, e a Varazze 1/200 ca. Differenze notevoli per le quali qualche motivo pur ci sarà… Più peculiarità, più esigenze realizzative nei vari gene- ri…a Celle? Bah, lasciamola lì!
Per i secondi, la suddivisione di genere, estratta dal sito del Comune: 8 SOC (ambito sociale-sanita- rio-assistenziale); 15 SPT (sportive); 17 CTL (culturali) tra queste la nostra ‘3C’.
Perché occuparci delle nostre ‘consorelle’, dirà qualcuno?
Per importanti motivi nel tentativo di un ‘nuovo corso’ del comparto.
“Primo, di ordine legale, di interesse di tutte le Associazioni: la regolamentazione sulla base del disposto dalla Legge Regionale n.42/2012 rinviata al 30 giugno 2020. In sostanza le Associazioni che vorranno iscriversi allo specifico Registro Regionale del Terzo Settore, in una delle Sezioni previste, dovranno dotarsi di uno Statuto conforme a specifici punti del modello pubblicato dalla Regione. Conditio sine qua non per riconoscimenti ufficiali, necessari per taluni svolgimenti dell’attività sociale. In mancanza: attività e anche pubblica, ma limitata nonchè altri aspetti che si tralasciano. A tal uopo suggeriamo all’Amministrazione Comunale di indire una riunione di tutte le Associazioni, alla quale far partecipare esperti del settore per fornire dirette e qualificate informazioni, onde ciascuna recepire e decidere di conseguenza.
“Secondo. L’occasione sarebbe propizia per ispirare sensibilità collaborativa tra le Associazioni onde ricercare e trovare amalgama di operatività, ovviamente laddove vi sia comunanza di intenti o/e fini statutari, ed i campi sono ampi ed a scelta. Coordinate dai funzionari dell’Assessorato di riferimento – semplici indicazioni, consigli o/e suggerimenti, ciascun ente man- tenendo la propria autonomia – si potrebbero coagulare sinergie per iniziative e programmi di buona e maggior valenza.
“Di qui l’unione per far forza, a comuni intenti verso il pubblico ed a soddisfacenti scopi interni. Iniziative sin’ora mancati.
In tanti anni di crescita, di numero più che di operatività, per quel poco di cui non s’è quasi mai saputo…le Associazioni sono state lasciate libere, anzi abbandonate a se stesse; sino a qualche ‘bilancio’ fa beneficiate con contributi per essere presenti e fare quel tanto per giustificarsi…valvassine, valvassette… Andavano bene così…a portare acqua al mulino…Poi per ristrettezze economiche niente più contributi… [discorso generico, che non si riferisce ad alcuna Associazione in particolare, nulla sapendo al riguardo; e comunque precisando, per la ‘3C’, che essa non ha mai ricevuto contributi.
n.d.r. Quanto detto è, sì, generico, ma non a vanvera: stante che in tanti anni siamo stati chiamati ad una sola riunione, con partecipanti a contarli sulle dita di una mano, con belle parole e nomina di un(a) rappresentante, dopo di che più nulla. Ora si spera nel ‘nuovo corso’. Avremmo altre cose da dire e da proporre, che riserviamo all’incontro.
“Aspettiamo la convocazione.”
PieR