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Celle Ligure

EX COLONIE MILANESI
Il Gruppo Consigliare FUTURO OGGI ed il Movimento FUTURO OGGI di Celle Ligure, sentono il dovere di diffondere alla Cittadinanza ed agli organi di stampa, il presente comunicato…

A seguito delle notizie apparse sulla stampa locale a fine marzo in ordine alla presentazione al Comune di Celle del progetto di ristrutturazione delle “ex Colonie Milanesi” da parte di GHV (concessionaria delle  aree di proprietà della Regione Lombardia) è stato chiesto all’amministrazione comunale copia degli elaborati progettuali, nonché un incontro con la GHV, soggetto attuatore dell’intervento.

 Futuro Oggi

– analizzata la documentazione (articoli di stampa ed elaborati progettuali);

– ascoltato dal progettista e dal delegato di GHV le caratteristiche salienti del progetto di riqualificazione finalizzata a scopo alberghiero – ricettivo;

– considerata la presenza di  ampliamento di superficie e nuova viabilità;

– considerata la richiesta di variante della vigente normativa urbanistica e paesistica della zona interessata dall’intervento;

ritiene indispensabile

 1) evidenziare carenze e contraddizioni dell’intervento proposto;

 2) ribadire con forza la necessità di inserire l’intervento in una visione più ampia della gestione del territorio e del futuro della comunità cellese.

 

E’ noto  che l’area di intervento ricade nella più ampia zona di levante del territorio comunale che per antiche e benemerite decisioni di chi ci ha preceduto è stata storicamente destinata e dedicata a scopi benefici e pubblici.

Vi sono infatti anche ricompresi, a levante, l’Istituto “Cottolengo” e le “ex Colonie Bergamasche”, mentre  a monte si è sviluppata l’area sportiva comunale con lo Stadio Olmo ed il Palazzetto dello Sport.

E’ altresì noto che l’area delle “ex Colonie Bergamasche” è stata recentemente venduta ad una società privata (partecipata prevalentemente dall’Istituto Diocesano per il sostentamento del clero) ed è in attesa di essere oggetto di consistenti interventi di trasformazione.

 

Le funzioni, le motivazioni e le necessità pubbliche che hanno determinato – a suo tempo – la destinazione d’uso dell’area complessiva, hanno avuto come conseguenza anche il preservarsi, nella sua natura originaria, di una ampia zona verde che dalla collina  giunge sino al litorale marino.

Per questi motivi è evidente che attualmente le aree in oggetto non solo hanno un rilevantissimo ed “appetito” valore economico, ma rappresentano e devono rappresentare un’occasione unica (e forse l’ultima) per un vero rilancio sociale, culturale ed economico per la vita futura di Celle e di tutto il comprensorio.

 Riteniamo sbagliato e dannoso per la nostra Comunità – ed il futuro dei nostri figli –  lasciare ai privati piena e disorganica libertà di intervento. Ciò provocherebbe inevitabili richieste in variante per destinazione, aumento di superfici e volumi, il tutto magari da definirsi con strumenti quali la Conferenza dei Servizi, strumento che – come utilizzato nel passato – ha dato pessima prova di efficienza nel governo del territorio (vedi “Rilevato Ferroviario”)

L’attuale Amministrazione cosa si limita a fare:

– ad incassare gli oneri di urbanizzazione (che in un Comune con oltre 11 milioni di Euro di bilancio annuale ben presto si esauriranno in mille necessità di cassa);

– a mascherare l’interesse pubblico necessario per procedere alle varianti urbanistiche e paesistiche con  meri palliativi e “contentini” (ad es. il 10% di sconto ai residenti sulle tariffe del centro benessere previsto alle ex Milanesi);

il tutto senza un serio, complessivo, partecipato ed approfondito strumento comunale di indirizzo che ricomprenda e renda organici gli interventi previsti e prevedibili in un area di tale importanza ed evidenza pubblica (omissione, questa, grave indice di incapacità e miopia degli odierni Amministratori).

 L’analisi del progetto presentato per le “ex Colonie Milanesi” rende palesi i motivi dell’assoluta necessità di uno strumento di indirizzo per quella zona. Infatti il richiesto aumento di superficie abitabile (in significativa percentuale) a fronte della previsione di camere dalla dimensioni nei minimi previsti dallo standard alberghiero di asserito riferimento (17 mq le normali e 22 mq le junior suite ovvero quanto un piccolo box auto), appare scelta assolutamente contraddittoria rispetto a quanto dichiarato recentemente sulla stampa (Il Secolo XIX 26/03/2010) dai rappresentanti di GHV in ordine “all’obiettivo di rivolgerci ad un turismo di un livello piuttosto elevato“.

E’ allora lecito domandarsi: può una amministrazione comunale proclamare – in riferimento agli effetti del prospettato intervento – positive ricadute di rilancio turistico ed occupazionale e ciò a fronte di evidenti dubbi sul target realmente perseguito dall’operatore privato? Si tratta di mera superficialità, incompetenza, demagogia ? La sostanza non cambia: non solo non v’è alcuna certezza che l’intervento produrrà effetti davvero positivi per il Paese, ma, al contrario, vi sono seri indizi che in cambio di concessioni personali e vantaggi individuali, poco – se non nulla – vi sarà di ritorno per l’interesse pubblico !

Inoltre la richiesta di variante alle norme della zona, al fine di realizzare i nuovi parcheggi a raso e relativa strada privata (assolutamente non concedibili con l’attuale previsione normativa)  sono giustificati – in riferimento al devastante impatto ambientale –  dalla contiguità del sito con l’area sportiva comunale definita “già in stato di evidente degrado ambientale “(!). La considerazione si commenta da sé. Può una amministrazione comunale accettare passivamente una tale giustificazione senza porsi le conseguenti domande e cogliere l’occasione per porvi rimedio, magari nell’evidenza di ricadute positive anche per gli operatori privati che possono trovare nell’area sportiva comunale ampie sinergie? Anche in questo caso appare di tutta evidenza la miopia degli Amministratori e la loro incapacità a strutturare una qualche forma di serio ed efficace governo del territorio.

 Dall’incontro avuto è apparso ancora evidente che, nell’insipiente silenzio dell’amministrazione comunale, sono state del tutto sottovalutate le ricadute dell’intervento sui servizi pubblici (acquedotto, fognature, rifiuti,  viabilità e mobilità, qualità della vita dei residenti) conseguenti all’innegabile aumento di carico urbanistico derivante dal nuovo insediamento, al quale seguirà a breve quello delle “ex Bergamasche”.

Futuro Oggi intende ribadire che questa – ed a partire dall’intervento nelle “ex Colonie Milanesi” – è l’occasione (l’ultima) di progettare il futuro di Celle in maniera responsabile ed in riferimento ad una progettualità vera e di ampio respiro, frutto di scelte partecipate e condivise, adeguata alla dimensione degli interventi e alla loro essenziale importanza per le generazioni a venire.

 Recentemente il Gruppo di Facilit@zione – a seguito di una apprezzabile e condivisa “pressione” sui temi della democrazia partecipativa –  ha ottenuto dalla Amministrazione Comunale la conferma che è intenzione della stessa porre in essere un procedimento partecipativo sull’intervento previsto alle “ex Colonie Bergamasche”, affidandosi ai soggetti – peraltro di chiara fama – presentati pubblicamente dal predetto Gruppo.

A tal proposito  il Gruppo consiliare ed il Movimento Futuro Oggi  riaffermano, alla luce di quanto sopra,  che la dimensione degli interventi previsti nelle aree di grandissimo pregio delle “ex Colonie Milanesi” e delle “ex Colonie Bergamasche”, la loro contiguità con l’area sportiva comunale  della Natta e la caratteristica omogenea di una vasta porzione di territorio che abbraccia collina e litorale marino, pongono la necessità assoluta di una preliminare progettazione  complessiva di indirizzo di tutta l’area da parte del Comune attraverso strumenti urbanistici puntuali e ciò nella più ampia e trasparente  partecipazione di tutti i soggetti coinvolti e della cittadinanza, portando il già previsto  procedimento partecipativo al più adeguato ed esteso livello.

  

In conclusione il Gruppo Consiliare ed il Movimento Futuro Oggi, allo stato

SI OPPONE

all’approvazione del progetto delle “ex Colonie Milanesi”

 

CHIEDE

1) che il Sindaco porti in Consiglio Comunale  una discussione sull’attivazione di un procedimento partecipativo finalizzato alla creazione di uno strumento pubblico di indirizzo dell’intera zona delle “ex Colonie”;

2) che in Consiglio Comunale sia portato comunque in discussione l’adozione di uno strumento pubblico di indirizzo dell’intera zona delle “ex Colonie”;

3) che in attesa di tale discussione l’Amministrazione Comunale sospenda ogni procedimento finalizzato a porre in essere varianti urbanistiche;

4) che il già previsto procedimento partecipativo riferito all’intervento sull’area delle “ex Colonie Bergamasche”, sia esteso anche all’area delle “ex Colonie Milanesi” , nonché alla zona collinare della Natta ed al litorale interessato.

 

INVITA LA CITTADINANZA

a partecipare a tutte le forme di controllo e di sollecitazione affinché gli Amministratori rendano chiare e trasparenti le ragioni dell’interesse pubblico alla modifica degli strumenti urbanistici generali in favore di singoli interessi.

 

SI IMPEGNA

a sostenere in ogni sede la necessità di dotare il nostro Paese di uno strumento di governo del territorio, di iniziativa pubblica, a mezzo di un procedimento di democrazia partecipativa, al fine di indirizzare gli interventi di trasformazione del territorio a tutela degli interessi pubblici dei cittadini residenti e delle future generazioni e, particolarmente:

1) per dare occupazione e sviluppo sostenibile ai cellesi;

2) per migliorare la nostra qualità di vita e con ciò attrarre un turismo autenticamente di qualità, interessato a beneficiare di un territorio ben valorizzato e godibile;

3) per preservare Celle dall’ulteriore cementificazione e dal selvaggio carico urbanistico, salvaguardando il paesaggio, i beni ambientali e le relazioni umane che con questi interagiscono;

4) per formare una cultura rispettosa della legalità e delle regole di autentica democrazia attraverso processi di partecipazione al governo del territorio.

 

Celle Ligure il 22 Aprile 2010                                    stampato in proprio, Celle L. via Torre

 

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