Celle Ligure – In attesa che la nuova giunta del sindaco Caterina Mordeglia, in condivisione con gli operatori del settore, definisca il calendario degli eventi che dovranno allietare i fine settimana e le vacanze dei turisti e dei cittadini cellesi durante il 2020, manifestazioni che da quest’anno, con la ventata di aria nuova portata dalla nuova giunta, non saranno più organizzate in esclusiva dal Consorzio Promotur.
Il Consorzio Promotur i cui soci sono tra le aziende del territorio che hanno interessi legati al turismo, ha primariamente come scopo quello di coordinare e promuovere le iniziative e le attività economico turistiche, culturali ricreative e sportive di enti, imprese società ed associazioni principalmente nell’ambito della provincia savonese.
Ricordiamo che la società cooperativa Consorzio Promotur è stata fondata nel 1993 dopo le dimissioni da sindaco di Renato Zunino, lo storico esponente del PCI/PDS/DS/PD, che dalla metà degli anni 70 del Novecento influenza direttamente, o per interposta persona, la vita politica ed economica del ridente borgo ligure.
Renato Zunino ha ricoperto la carica di presidente del consorzio Promotur dal 1993 fino alla sua nuova rielezione a sindaco nel 2009. Successivamente riconfermato nel 2014, nel 2019 dopo due mandati consecutivi ha dovuto cedere il passo, quasi a sorpresa, a Caterina Mordeglia, visto che il successore designato, Remo Zunino, è stato sonoramente bocciato dagli elettori cellesi.
È quindi verosimile che la Mordeglia, per poter amministrare con maggiore autonomia il comune di Celle Ligure, si sia voluta “sbarazzare” dell’ingombrante consorzio e della relativa eredità.
A fronte dell’intenzione della nuova giunta di non avvalersi più dei servizi in esclusiva del Consorzio Promotur, l’attuale presidente Franco Abate, già presidente dell’ASCOM per 26 anni (1984-2010), lo scorso 11 dicembre ha lanciato la provocazione di chiuderlo, salvo poi ripensarci pochi giorni dopo. Secondo un articolo comparso su Il Secolo XIX del 11 gennaio 2020, il Consorzio proverà a sopravvivere riducendo al minimo le spese di gestione e provando ad allargare i propri orizzonti verso i comuni vicini.
La nostra redazione economica ha effettuato alcune ricerche sul Consorzio Promotur.
Nel 2018 i soci del Consorzio erano 69, tutte aziende ad esclusione di un socio lavoratore. Durante l’anno a fronte di nove soci cancellati per cessata attività o morosità, ne sono stati ammessi quattro nuovi, il bilancio in termini di soci è quindi negativo per cinque unità. Ci domandiamo se fronte della recente perdita dell’esclusiva nell’organizzazione delle manifestazioni vi siano state ulteriori richieste di cancellazione da parte di altri soci.
Dai dati in nostro possesso il consorzio nel 2016 ha fatturato 157.826 euro registrando una perdita di 13.815euro, nel 2017 il fatturato è stato di 109.509euro con 224euro di utili, mentre per il 2018 il fatturato ammonta a 117.255euro con 7.310 euro di perdite. In tre anni il consorzio ha totalizzato quindi 20.901euro di perdite. E’ inoltre da evidenziare che nel 2018 e nel 2017 sono presenti perdite riportate a nuovo per 60.505euro, probabilmente delle perdite registrate negli esercizi precedenti.
Da alcuni anni il Consorzio pare quindi essere in difficoltà, che viene giustificata principalmente con la perdita della gestione del servizio di informazioni ed accoglienza turistica (IAT). Nel 2016 per il servizio IAT era stata effettuata una gara di appalto.
Il Consorzio oltre alla consulenza ed organizzazione di eventi in ambito turistico al 2018 forniva al comune di Celle Ligure il servizio di affissione, tramite una convenzione con il Comune, ed il progetto di coordinamento per le illuminazioni natalizie.
Nonostante le perdite di bilancio, il Consorzio riesce comunque a promuovere eventi di beneficienza organizzando la Cena delle Rose con lo scopo di sostenere un progetto di solidarietà dell’Amministrazione comunale, in favore delle famiglie cellesi in difficoltà economiche, donando nel 2018 la cifra di 6.500€. Trattandosi di un evento di beneficienza, ci chiediamo se le forniture di libagioni, cibarie, e quanto altro necessario per la cena siano ad appannaggio unicamente delle aziende appartenenti al perimetro del Consorzio.
Probabilmente visti gli scarsi risultati del Consorzio il nuovo sindaco Mordeglia ha deciso di optare, ci auguriamo, per una gestione più trasparente ed efficiente nell’organizzazione degli eventi turistici del paese preferendo la consulenza di esperti in ambito turistico più che di quello clientelare.
Ci domandiamo se per un taglio netto con il passato e con la dinastia degli Zunino, la nuova amministrazione cellese abbia intenzione anche di rivedere la gestione del sevizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti gestito dalla SAT dell’ex onorevole Massimo Zunino, altro storico esponente del PCI/PDS/DS/PD savonese, che con mirabolanti progetti per incrementare le possibilità di business dell’azienda, con fenomenali previsioni di utili pare essersi convertito capitalismo finanziario più sfrenato. Augurandosi che a pagare per i grandiosi progetti non siano i cittadini cellesi e quelli delle altre località servite dalla SAT.