Savona

Lettera aperta

VENGO ANCH’IO…. NO TU NO
LO STATUTO E’ DA CAMBIARE

Diario quotidiano del Palazzo a cura degli OSTINATI

Vorrei partecipare…

ma lo Statuto non me ne dà la possibilità.

LETTERA APERTA
 
Spett. Presidente del Consiglio Comunale di Savona,
e per conoscenza
Spett. Presidenti della Prima e della Terza Commissione Comunale di Savona,
chiediamo di essere ascoltati dalle commissioni competenti (la Prima se intendete la proposta riconducibile ai regolamenti oppure la Terza se la intendete riconducibile all’ambito del decentramento, o di entrambe riunite) relativamente alle tematiche di Proposta di Modifica dello Statuto Comunale al fine di favorire il compimento di un processo efficace di democrazia partecipata.
Alleghiamo una scheda comparativa del nostro Statuto Comunale con quello di due importanti Comuni Italiani.
Vi ringraziamo per la Vostra disponibilità.
Cordiali saluti
La Creative Commons Community degli OSTinati
      
IL PERCHÉ DI QUESTO INCONTRO…..

Nuova discarica in loc. Pian del Melo

PROGETTO NUOVA DISCARICA IN LOC. PIAN DEL MELO.
LE PREOCCUPAZIONI E LE PROPOSTE ALTERNATIVE 
DEL WWF SAVONA.
RICICLARE INVECE DI ABBANCARE!
In riferimento al progetto di una nuova discarica in loc. Pian del Melo in Comune di Savona, il WWF Savona senza ancora entrare nel merito degli impatti ambientali che tale nuova discarica provocherebbero (il WWF presenterà le osservazioni nelle dovute sedi istituzionali), intende in alternativa per evitare la realizzazione di una nuova discarica, proporre quanto:

IL NOMADE STANZIALE SAVONESE

 
UNA NUOVA TIPOLOGIA SOCIOLOGICA:
IL NOMADE STANZIALE SAVONESE

Diario quotidiano del Palazzo a curadegli OSTINATI

A Savona vantiamo un Servizio Sociale capace ed efficiente. Per questo facciamo fatica a credere che provenga da esso una proposta ingenua e miope come quella di sprecare 100.000 euro per trasformare l’area della Fontanassa, destinata ad ospitare gli indispensabili servizi logistici di una struttura sportiva che va rilanciata, in un camping quattro stelle destinato a campo nomadi.
Possibile che si sia preferito chiudere un occhio e guardare solo la bolletta luce/acqua cumulativa che nessuno paga? E possibile che si siano chiusi entrambi gli occhi pensando che la soluzione potesse essere quella di trasformare una sola utenza collettiva in tante utenze individuali? Come si può pensare che d’ora in avanti i Rom diverranno diligentissimi, sottoscrivendo e pagando con regolarità utenze individuali, terrorizzati da una spada di Damocle efficace come la minaccia del taglio di luce ed acqua per insolvenza? Forse serve….