Nel lontano 1997 i sindacati interni della Cassa di Risparmio di Savona divulgavano questa lettera, nella quale facevano propria la vendita dell’azienda alla “banca toscana”(controllata dal Monte di Siena). Nella loro decisa opposizione ad ogni altra cessione, erano spalleggiati da gran parte delle forze produttive, sociali e politiche della provincia che esercitarono ogni pressione lecita ed illecita per pascolare nel giardino senese. Poi le cose andarono diversamente, ma l’impegno filo Toscana fu totale: dal segretario provinciale DS di allora Roberto De Cia, al sindaco Ruggeri, al presidente della camera di commercio Picciocchi, per non citare lo studio dei pregiati avvocati Aglietto-Romani, fu un gran concorso di sforzi, che dimostrano come il partito di Bersani oggi come ieri non si sia mai occupato di banche….guarda
|
