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CASO REMACUT – Alcune considerazioni

Dopo la replica del consigliere Barbero, alcune considerazioni
CASO REMACUT
Il disinteresse di Arboscello e dell’Autorità Portuale
La totale sottomissione a Burlando delle giunte di Vado e Bergeggi
Da quello che si evince dall’intervento del capogruppo di Vado Barbero…leggi… la colpa sembra ricadere tutta sul Sindaco di Bergeggi (nella foto) e in effetti leggendo le dichiarazioni di Arboscello sulla non faziosa Stampa sembra proprio così….
«Non abbiamo più saputo nulla e in un momento come quello attuale avere un’azienda simile sarebbe positivo. Avevamo chiesto interventi di mitigazione dell’impatto visivo, visto che si trattava di un capannone di grandi dimensioni e considerata la vicinanza con le nostre spiagge, per il quale avevamo chiesto di arretrare leggermente il capannone in direzione Vado e ridurne la larghezza e di fare una copertura a verde. (la richiesta era stata esaudita come si deduce da questo articolo di savonanews)
In un incontro in Comitato Portuale l’allora presidente della Regione aveva ipotizzato di spostare Remacut a Genova ma l’azienda sembrava più interessata a Bergeggi».

Il disinteresse di Arboscello è palese, ma ci pare strano che la giunta vadese, così preoccupata dalla carenza di lavoro non abbia insistito, magari con una semplice telefonata perché il comune di Bergeggi seguisse la vicenda con più convinzione.

 Dalle dichiarazioni del Sindaco di Bergeggi si deduce:

– che sia il Sindaco di Vado che quello di Bergeggi dipendevano totalmente dagli ordini di Burlando;

 –  l’indifferenza dell’Autorità Portuale di Savona verso un progetto che avrebbe portato 60 posti di lavoro. Probabilmente era distratta dal progetto del deposito del bitume a Savona

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