Case della coop in un uliveto di Celle Ligure

Case della coop in un uliveto di Celle Ligure
Oggi sul SecoloXIX appare il seguente articolo… A CASSISI SARANNO COSTRUITI SEI APPARTAMENTI IN EDILIZIA CONVENZIONATA.
Siccome l’ex Consigliere Comunale e presidente della cooperativa che vuol costruire, Carlo Romano, nell’articolo dichiara che … Nessuno sollevò osservazioni quando l’intervento venne inserito nel Puc….LEGGI… per smentirlo ci sembra corretto riproporre  le osservazioni dell’allora gruppo CELLE VERDE BLU (Consiglieri Luisa Mezzano e Carla Venturino)…

L’art. 1, punto “d” delle “Norme di conformità e di congruenza”, cita, tra i propri obiettivi, che il Piano “provvede alla salvaguardia delle risorse territoriali e paesaggistiche non riproducibili”; nonostante l’enunciato, la scheda prescrittiva (Titolo III, pag. 98), prevede per Cassisi l’operazione immobiliare “65CR cooperativa Cassisi” in cui “la viabilità verrà adeguata con un accesso al nuovo ambito e migliorata in termini di aree di sosta”.

Tale operazione immobiliare si colloca in una zona di altissimo pregio, fronte mare, in un uliveto centenario, in una zona “non riproducibile”. Si chiede quindi la sua salvaguardia attraverso il rispetto del sopra citato art. 1.2.d. (La zona era precedentemente inedificabile (zona ANIMA), il Comune di Celle aveva chiesto ed ottenuto dalla Regione il cambio di “regime” al fine di permettere l’operazione immobiliare di una nota cooperativa edilizia cellese.

Reiteriamo nuovamente la nostra contrarietà a tale intervento, suffragato anche dal fatto che la zona si trova ora in zona  ISMA di normativa di PTCP regionale, e in quanto tale, e per stessa dichiarazione fondativa del PUC 2012, INEDIFICABILE. La tutela di un’area tanto pregiata, fronte mare, collocata su un crinale e per di più tutelata dalla stessa disciplina vigente, deve rappresentare la più assoluta priorità rispetto a una delle numerosissime previsioni edificatorie cellesi!

Aggiungiamo che il PUC 2012 dovrebbe anche rappresentare l’occasione per tutelare i crinali del territorio comunale da ogni tipo di edificazione.

OSSERVAZIONE 10 

Torniamo a chiederci (come ci eravamo già chiesti a riguardo dell’operazione immobiliare della costruenda cooperativa a Cassisi, delle aree delle ex colonie Milanesi e Bergamasche) a cosa servono i piani territoriali regionali (in teoria molto attenti alle esigenze territoriali di tutela paesaggistica e ambientale e, non ultimo, estremamente costosi)  se, alla prima sollecitazione di interessi economici, di cui il singolo Comune si fa portavoce, la Regione si dimostra sempre DISPONIBILE,  pronta a variare quanto il Comune richiede, a costante scapito del così tanto declamato (soltanto a parole!) interesse paesaggistico e ambientale!

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