Questa è bella… Melgrati sta superando se stesso, ormai è una gara contro il se medesimo… L’ultima l’apprendiamo questa mattina nell’accompagnamento all’invio della querela (a mo di promemoria “toccami e pagherai”) a mezzo stampa (di mezzo mondo). A parte che leggendola si è ancora più tranquilli di quanto già eravamo, la cosa che ci ha colpito e fatto ridere a crepapelle è la dichiarazione del Melgrati: “Peccato che abbiamo scoperto che il sito www.casadellalegalità.org è registrato in Ucraina…forse già sapevano che avrebbero detto falsità nei confronti miei e non solo, e furbamente si sono tutelati…ma li staneremo in tribunale!!!” A parte che deve mettere www.casadellalegalita.org senza l’accento sulla “à” perché altrimenti non ci trova manco se sale a bordo dell’Enterprise e si spinge là dove nessun uomo è mai giunto prima… Noi avremmo il server in Ucraina??? E lo avremmo per tutelarci “furbamente”??? Ma ci facci il piacere, come diceva Totò! Il sito della Casa della Legalità è rintracciabilissimo e non è per nulla in Ucraina. Certo abbiamo più spazi web in Italia ed all’estero ma non in Ucraina… lì proprio no, ci spiace, ritenti e sarà più fortunato! E poi essendo il sito l’organo di comunicazione di un onlus regolarmente registrata, basta sfogliare il sito della Regione Liguria nelle pagine del registro delle associazioni e ci si trova… Questo se non bastasse che i nostri nomi sono ben in chiaro, con tanto di recapiti, nella pagina contatti del sito stesso. Suvvia non si tramuti in cabarettista signor Melgrati, un poco di serietà non guasta… a meno che dopo il tentativo di andare all’Isola dei Famosi, non si stia allenando per andare a Zelig. E chissà come mai, Melgrati, manda i comunicati e la querela a tutti ed a noi no… eppure l’indirizzo della presidenza@casadellalegalita.orgIndirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo è ben visibile anche questo sul sito… non trova nemmeno questo? E’ per questo che non ha mandato alcuna smentita? Ahhh che disastro, le serve per caso un corso su come si naviga in rete? Ne vengono organizzati spesso… provi a partecipare. PS Una nota seria invece è dovuta a quanti, fidandosi del Melgrati, potrebbero pensare che avere un sito all’estero significhi sottrarsi a citazioni o querele. Non è così. Prima di tutto chi cerca di sfuggire scrive anonimamente, non fa un sito registrato a nome del responsabile dell’associazione, non registra alcuna associazione e soprattutto non mette i propri recapiti sul sito. Ma a parte questo dettaglio la questione è molto semplice. Vediamo l’esempio degli Stati Uniti d’America, ovvero il paese “liberale” per eccellenza in materia di informazione e libertà di critica. Negli Stati Uniti a differenza dell’Italia i sequestri ed oscuramenti dei siti web possono avvenire solo per gravissimi reati (pedofila e truffe, ad esempio) ed in materia di “libertà di pensiero” solo ed esclusivamente quando si va a mettere in discussione la sicurezza degli Stati Uniti e del loro Presidente… per il resto la critica, anche la più accesa e pesante, è tutelata dal principio liberale della libertà di espressione e di critica. In Italia non è così, in Italia quelli che si definiscono “liberali”, come ad esempio il Pdl del Melgrati, di “liberale” non hanno manco un pelo. Inoltre come dirigenti della Casa della Legalità non ci si è mai sottratti ad alcuna citazione o querela, anche perché scrivendo di fatti veri, documentati, sempre nei limiti della continenza, veridicità, pertinenza e utilità sociale delle informazioni fornite, non si commette diffamazione e quindi non si hanno problemi ad affrontare le capziose citazioni e querele che ci vengono mosse contro. http://www.casadellalegalita.org/index.php?option=com_content&task=view&id=8735&Itemid=1 |