Caro Antonio Delucis, il numero degli iscritti al PD nella lista civica Lavoriamo con i vadesi – Monica Giuliano è di 6, compreso il sottoscritto, su 13 (contando ovviamente il candidato sindaco). La percentuale, volendo darla esatta, è quindi del 46,15%. Quindi, di fatto, la minoranza. Essendo inoltre il PD ,come noto, un partito relativamente giovane e composto da anime e sensibilità politiche di provenienza diversa, mi pare di poter dire che si è ottenuto nella composizione della nostra lista, piaccia o no , una più che significativa rappresentanza della società civile vadese. Come lei ben saprà, ma come non sanno altri nostri anonimi amici che scrivono a commento di questo post, nei comuni sotto i 10.000 abitanti è di fatto obbligatorio presentarsi alle elezioni sotto il simbolo di una lista civiche. Queste possono essere in parte appoggiate, la nostra come altre lo è alla luce del sole, da uno o più partiti o rappresentanze. Quindi, come ovvio, non c’è nessun infingimento o “gioco a nascondersi”, ma un dovuto rispetto della legge, oltre che alla volontà primaria e principale di allargare il più possibile la base di confronto e di coalizione. Per quanto attiene il riferimento al programma o meglio al concetto di Green Economy, sposo le sue considerazioni. E’ un aspetto serio e complesso, di relativa semplice descrizione teorica, ma di non così semplice attuazione pratica, ciò in particolare in una realtà così articolata e duramente colpita dalla crisi economica ed industriale come è oggi quella di Vado. Penso che nella frase che lei scrive e che cito testualmente: “…promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile…” sia rappresentato il riassunto di quello che è, che vuole essere, il nostro intento programmatico, consci comunque dei limiti connessi al reale “potere d’azione” di una piccola amministrazione comunale. Personalmente non penso di dover rispondere invece agli altri commenti, che pur rispetto anche se non condivido, in quanto espressione di anonimi Ringrazio lei per il tempo che vorrà dedicare alla lettura di questa nota, ed UOMINI LIBERI che mi ospita. Fabio Vigliecca