… con tutto il bene che vi voglio, e con tutte le ragioni che potete avere sulle discutibili modifiche del traffico di piazza Saffi e Villapiana, non si puo’ continuare ad avere come obiettivo unico far circolare piu’ velocemente e sostare comodamente sempre piu’ macchine. Il traffico non e’ una calamita’ come un terremoto, che dobbiamo subire e basta. L’auto non e’ un diritto inaliebabile. Il diritto di tutti e’ quello a trasporti decenti, puntuali e a un ambiente vivibile. Oggi i dati dell’Arpal pubblicati sul Secolo XIX ci dicono che Villapiana e’ un inferno di polveri sottili. Tralasciando discorsi sul fatto che Arpal pubblichi dati dell’anno scorso (quale sollecitudine!) e che non sia cosi’ pronta nel monitorare le micropolveri e nel trovare le altre tristi cause di inquinamento, diverse da traffico e riscaldamento, molto vicine a carbone e navi Costa, resta il fatto che questi problemi drammatici di un quartiere congestionato non si risolvono creando nuove strade e svincoli e flussi. Si risolvono lasciando a casa l’auto. Voi dite: ma il trasporto pubblico e’ penalizzato, la gente deve per forza usare l’auto. Si’, ma le soluzioni che proponete richiederebbero investimenti comunque. Perche’ non sollecitarli nel trasporto pubblico, invece che in orrende rotonde? Con cifre nettamente inferiori si otterrebbero grandi risultati, posti di lavoro, ambiente piu’ vivibile. Vi piace cosi’ tanto che i vostri figli vivano in camere a gas perche’prendete l’auto magari per fare un paio di km? Non ci sono alternative, non esistono soluzioni vivibili, per inquinamento e ambiente urbano, in una città piccola come Savona, che non e’ Los Angeles, che privilegino l’auto. Fatevene una ragione, i piu’ giovani del quartiere gia’ lo sanno.