Tra i primi atti della Nuova Giunta Comunale di Carcare, c’è anche la sostituzione del Responsabile dell’Ufficio Tecnico. Vorrei dare, di ciò, una chiave di lettura, che superi i luoghi comuni.
La sostituzione di questa cosiddetta Posizione Organizzativa, memoria professionale dell’insieme delle operazioni tecniche relative all’Area Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Carcare avviate, non soltanto, negli ultimi 5 anni, comporterà indubbiamente ritardi nell’esecuzione di alcuni lavori già programmati a suo tempo e soprattutto in quelli maggiormente contrastati dalla precedente opposizione consiliare.
Mi riferisco ai lavori di messa in sicurezza dell’alveo del Fiume Bormida nel tratto di Via Abba e del ponte della SP29.
E’ nota, a tutti, la contrarietà dell’attuale Amministrazione Comunale verso tale, ineluttabile e strategico, progetto di messa in sicurezza sull’asta del Fiume Bormida, (peraltro, dagli stessi, di cui sopra), definito “scempio” con raccolta di firme, inserite tra l’altro, all’insaputa dei sottoscrittori, nel ricorso al Tribunale delle Acque, manifestazioni di piazza, affissione di striscioni di propaganda, interrogazioni, voti contrari in Consiglio Comunale, solidarietà al ricorso attuato da soggetti privati, esposti ecc.
Sicuramente, oggi, non ci si può aspettare un repentino cambio di opinione sullo stesso argomento, ma graduale forse si, nel frattempo, ove possibile, si prende tempo! Per capire, per dare colpe all’Amministrazione precedente, per ipotizzare eventuali modifiche al progetto e così via.
I nuovi componenti della Giunta Comunale insieme con il nuovo Capo Ufficio Tecnico, dovranno prendersi il “giusto” tempo per conoscere, approfonditamente, lo stato dell’arte del progetto e delle sue fasi esecutive, relazionarsi con i progettisti e con gli organismi regionali nonché autorizzanti, per poi, decidere, l’equilibrio tra le cose, reali, da fare e quanto da sempre dichiarato in merito ai lavori stessi.
A questo punto, il problema, non sarà più esclusivamente tecnico, ma di coerenza di linea politica.
Si è sentito parlare di “modifiche sostanziali” a questo progetto, a me risulta che, le uniche modifiche attuabili, su di un progetto già autorizzato da organi superiori e competenti, quindi già definitivo – esecutivo e già appaltato, nella sua totalità, si chiamino “varianti in corso d’opera non sostanziali”.
Se ci chiediamo quanto, l’attuale Amministrazione Comunale, voglia ancora ritardare il prosieguo ed il compimento dei lavori di messa in sicurezza avviati in Via Abba, vedremo quante illazioni ancora verranno utilizzate: “non ci sono i soldi”, “spostiamo a monte la passerella prevista”, “restituiamo i soldi alla Regione”, “i progettisti non sono di nostro gradimento” ecc. ecc.
Se ne leggono e se ne sentono raccontare di tutti i generi.
Sino ad oggi questi lavori hanno subito, nell’ordine, tre tipologie di ritardi:
– Sospensione dei cantieri a causa dell’Emergenza COVID.
– Ricorso al Tribunale delle Acque da parte dei Signori Irgher, proprietari dei capannoni a valle del ponte della SP29, ricorso, peraltro, ritirato e decaduto per assenza dei presupposti. Dallo stesso ricorso è nato un accordo, in presenza di legali, per raccordare la scogliera pubblica con quella privata dei Sigg.ri Irgher (risultata poi essere un abuso in quanto costruita, parzialmente, in zona demaniale).
– Esposto alla Procura della Repubblica, attivato dall’allora Opposizione Consiliare Attuale Maggioranza Consiliare, contro il Comune di Carcare, per, presunti, reati. Indagine archiviata dopo un anno dalla stessa Procura.
– Infine, in oggi, l’ulteriore ritardo rappresentato dal cambio “strategico” del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, voluto dalla Giunta Comunale in essere.
Il principale nodo al pettine, sembrerebbe essere, a causa della Sospensione Decisionale, da parte della Giunta Comunale, insieme con la coerenza politica, precedentemente indicata, la gestione del raccordo tecnico della scogliera privata con quella pubblica, problema, in effetti, inesistente, in quanto già risolto dall’accordo legale di cui sopra, ma non è detto che con, l’avvicendamento politico del 14/15 Maggio u. s. , non stiano, a loro volta, cambiando gli orientamenti di relazione umane in questa direzione.
Ciò che, a mio parere, sarebbe giusto e corretto, in primis, per la sicurezza del fiume ed in secondo luogo, per le progettualità future, a monte di Via Abba, è che questi lavori seguano il loro Corso Istituzionale finora praticato.
Christian De Vecchi Consigliere comunale