Carcare. Di quale LEGA stiamo parlando

Carcare. Di quale LEGA stiamo parlando.

Si legge, in quella che ormai è divenuta la farsa delle elezioni amministrative carcaresi, la notizia che sa molto di fulmine a ciel sereno, di quei fulmini che annunciano imprevisti temporali da lungo tempo attesi e che quindi non accolgono alcuno impreparato, che l’Avvocato Carcarese, a volte, Cairese, altre volte cioè come più gli aggrada, conoscendo perfettamente il suo atteggiamento ondivago su ogni cosa Francesco Legario, abbia deciso di scendere in campo giacchè, come novello Vittorio Emanuele II, “non siamo insensibili al grido di dolore che da parte dei cittadini carcaresi si leva verso di noi!”.

Questi cittadini carcaresi che poi non sono altro che la Famiglia di un certo presidente di una benemerita Associazione locale che, girando per le vie del Paese già davano il suddetto presidente come certamente Assessore se non Vice Sindaco della prossima Giunta Comunale.

Allo scrivente sorge un dubbio, possibile che Legario non abbia ancora digerito lo smacco subito da lui e dai suoi nel 2013 quando, dopo aver sfiduciato l’Amministrazione Bologna con l’aiuto del PD, ha appoggiato, inserendo addirittura ben tre candidati di simpatie leghiste, nella lista PD contro la nuova lista Bologna e subendone una sonora sconfitta? (1921 voti Bologna 1360 voti Castellano)…LEGGI.

Ritiene forse Legario che i carcaresi siano così sciocchi? Non pensa forse che Bologna prima ed ora De Vecchi che già cinque anni fa vinsero ampiamente anche senza l’appoggio dei così detti simpatizzanti leghisti, non possano ripetere la performance? Anche perché, e tutti lo sanno, Legario di Lega ha soltanto una parte nel cognome.

No, Legario deve rispondere al grido di dolore, distruggendo così sicuramente il proprio avvenire politico, Chi si fiderebbe d’altra parte di un personaggio con tali comportamenti politici? Ma forse, e questo non sta a noi accertarlo, l’avvocato cairo-carcarese, ha necessità masochistiche. Siamo convinti che alle elezioni amministrative i cittadini votino le persone, non i colori politici (prova ne è il calabrese Mirri nonostante, nel corso degli ultimi vent’anni, si sia presentato sotto quasi tutti i colori dell’Arco costituzionale, non ha mai vinto una e dico una elezione, andando alcune volte all’opposizione e non sempre per meriti suoi), Bologna e De Vecchi potranno anche non piacere a tutti i carcaresi, ma sicuramente non potranno mai venire accusati di non essere stati coerenti, portando avanti con fermezza le proprie decisioni e la coerenza è una dote che ai carcaresi, piace.

Ai posteri l’ardua sentenza

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