CHRISTIAN DE VECCHI, ASSESSORE NEL COMUNE DI CARCARE (SV), a nome della Formazione Politica INTRABORMIDA…
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“I RECENTI ORIENTAMENTI DI DISMISSIONI AMMINISTRATIVE DELLE PROVINCIE, APRONO NUOVI SCENARI, UNA NUOVA GEOGRAFIA POLITICA E TERRITORIALE, CON UNA VALENZA PIU’ EUROPEA E MAGGIORMENTE MODERNA. LE VALLI DEL FIUME BORMIDA DEVONO FARE SCELTE CORAGGIOSE PER IL LORO FUTURO, APRIRE ALL’IDEA DI NUOVI CONFINI AMMINISTRATIVI, CON LA CONSAPEVOLEZZA CHE TALE IDEA TROVA FONDAMENTO IN VALORI STORICI, CULTURALI E ANCHE ECONOMICI.” “Il disinteresse amministrativo da parte di Savona e Genova, la considerazione politica molto spesso marginale nei confronti del nostro territorio, allontana nuove forme di intesa per il suo sviluppo, aggravando alcune problematiche sociali; se al contrario incorporare la nostra valle alla regione Piemonte, comportasse maggiori vantaggi, maggiori attenzioni amministrative accompagnate da considerate rappresentanze politiche, nonché maggiori forme di sviluppo anche e soprattutto economiche, perché non approffitarne oggi in virtù delle prossime dismissioni di alcune Provincie!” “Residuale considerazione da parte degli “amministratori Genovacentrici e Savonacentrici”, una serie di progetti non condivisi dal territorio e dalla popolazione, assenza di mirati interventi economici a supporto delle economie locali, infrastrutture non adeguate, superficiale sfruttamento e tagli delle risorse, tutti segnali che concorrono ad evidenziare come a pochi interessi la sopravvivenza di questa parte di territorio.”
“Perché no! Un bel referendum!” “E nostra intenzione promuovere nel corso del 2013 una serie di convegni finalizzati alla sensibilizzazione dei valbormidesi circa la possibilità di cambiare l’attuale appartenenza amministrativa alla regione Liguria attraverso un referendum di consultazione.” “Allargando gli orizzonti, partendo dall’attuale necessità di semplificazioni amministrative, viene spontaneo interrogarsi circa l’utilità amministrativa di Enti quali Province e Regioni nei termini in cui le abbiamo sempre conosciute. Sviluppando un’identità sempre più Europea svaniscono gli antichi concetti di confine territoriale, aprirci a nuove forme di organizzazione amministrativa (macroregioni europee) è indice di affermazione del progresso. Indice anche di un nuovo modo di intendere il territorio e le sue risorse. Riforme in questa direzione sono nella lista dei desideri di tutti i cittadini, passaggi obbligati per la politica odierna, per confrontarsi con la soddisfazione dei bisogni civici quotidiani.” |