Capodanno in Piazza Sisto IV: musica, folla, comizio e polemiche

Il Capodanno in Piazza Sisto IV ha regalato ai savonesi una serata speciale con il concerto di Ron, capace di attirare circa cinquemila persone, tra giovani e meno giovani. Un successo sotto molti aspetti: il fascino della musica dal vivo, la cornice suggestiva della piazza e un’atmosfera festosa che ha coinvolto tutta la città.
Tuttavia, non sono mancate le polemiche che, come spesso accade, hanno smorzato parzialmente l’entusiasmo dell’evento.
Un’interruzione inaspettata della festa ha lasciato perplesso parte del pubblico. Il sindaco (a proposito la sua l’ordinanza che vietava i botti, pare non abbia funzionato) e gli assessori Negro, Di Padova, Branca e Rossello non hanno resistito alla tentazione di salire sul palco per un intervento, forse incoraggiati dalla presenza di un giornalista o di un organizzatore.
Un comizio in piena regola, che ha poco a che fare con l’intrattenimento musicale, ha trasformato un momento di festa in una ribalta politica
L’intromissione ha suscitato non poche critiche. Un’iniziativa che avrebbe potuto tranquillamente essere evitata.
Un altro elemento che ha fatto discutere è stato il comportamento delle agenzie che hanno curato l’organizzazione dell’evento. Ci si aspettava una gestione trasparente e inclusiva della comunicazione. Al contrario, le notizie relative all’evento – corredate da foto ufficiali – sono state fornite in esclusiva ad un solo giornale locale.
Nessun comunicato stampa è stato inviato agli altri organi di informazione, una scelta che ha destato perplessità tra i professionisti del settore. Normalmente, chi organizza eventi di questa portata cerca la massima visibilità, inviando materiale a tutti i media per amplificare la risonanza dell’iniziativa. A Savona, invece, si è optato per una strategia “a porte chiuse”, che solleva interrogativi sul perché di una decisione così anomala.
L’episodio si inserisce in una serie di dinamiche curiose che caratterizzano la città. La gestione degli eventi pubblici sembra spesso condizionata da logiche difficili da decifrare con scelte che appaiono poco comprensibili.
Il Capodanno in Piazza Sisto IV avrebbe potuto essere un’occasione perfetta per promuovere un’immagine positiva e unitaria di Savona. Invece, si è trasformato in un momento di divisione e discussione, in cui politica e organizzazione hanno lasciato un retrogusto amaro a una serata che, almeno sulla carta, era pensata per unire.
Questa vicenda  non fa altro che confermare i misteri che avvolgono da sempre  Savona.

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