Candidati sindaci, cosa farete su queste decisioni?
Sono disponibili sull’Albo Pretorio del Comune di Savona (7 settembre) i programmi elettorali delle liste che si presentano alle prossime elezioni comunali e quindi è possibile confrontare tutti gli aspetti interessanti.
Emerge una genericità complessiva con promesse molto condivisibili (città pulita, solidale, partecipazione dei cittadini, traffico su ferrovia, sviluppo del Campus, decoro urbano, completare l’Aurelia bis ecc.) ma tanto condivisibili da risultare banali in quanto prive dei chiarimenti su come raggiungere quegli obiettivi. È curioso vedere che i programmi di ciascun partito sono identici nelle diverse coalizioni ed è un peccato perché non aiuta l’elettore a distinguere quale lista preferire in base ai contenuti. Solo il PD ha scritto le stesse cose in modo diverso. Emerge quindi un problema: se i programmi delle diverse coalizioni sono simili tra loro non consentono di differenziare i candidati sindaci e quindi avere criteri obiettivi. Tutti i programmi fanno un uso fastidioso di termini in inglese (talora anche a sproposito), pensando forse di aggiungere qualità. C’è anche una certa sciatteria (una lista ha dimenticato di inserire due pagine del programma, altre non hanno riletto il testo che presenta contraddizioni ed errori).
Per fare un esempio quasi tutti i programmi hanno una indicazione di incrementare i posti di lavoro ma nessuno dice come (segnalo che il maggiore ostacolo alla creazione di posti di lavoro è la mancanza di aree produttive, sacrificate, negli ultimi anni, per costruire residenze e centri commerciali).
Così il giudizio non è sui contenuti (indistinguibili) ma sulla credibilità complessiva del candidato e dell’alleanza che lo sostiene. È però difficile trasferire al mondo dell’amministrazione pubblica, la credibilità maturata nel proprio passato professionale e lavorativo. Una cosa sono le qualità professionali di chi guida un gruppo di collaboratori o di chi risponde agli indirizzi di un cliente e ben altra cosa è compatibilizzare le competenze diverse di uffici e consulenti e mediare tra le aspettative di diversi strati di popolazione, rapportandosi con mille poteri esterni al comune (porto, provincia, regione, curia, sovrintendenza, questore, prefetto, sindaci dei paesi vicini, funzionari di imprese partecipate ecc.).
Suggerisco di utilizzare un altro sistema per valutare i candidati alla guida della città: chiedo di spiegare con chiarezza e motivazioni quali saranno le scelte specifiche che dovranno essere fatte nel prossimo futuro. Ne elenco qualcuna che possa costringere i candidati a dire: farò questo o farò quello, per questi motivi e con queste risorse. Ogni cittadino è invitato ad approfittare degli incontri con i candidati per porre le proprie domande e a ricordare le risposte quando si esamineranno gli atti compiuti.
Permesso di costruire residenze al posto dei Bagni La Playa
La giunta uscente ha proposto di modificare la destinazione d’uso dell’area dello stabilimento balneare La Playa di Zinola, da struttura balneare a palazzi per residenze. La priorità urbanistica di Savona è quella di utilizzare meglio le superfici residenziali esistenti (appartamenti grandi fatti per famiglie più numerose di quelle odierne) e non quella di costruire nuovi volumi residenziali in aree pregiate. È altresì una priorità la valorizzazione della spiaggia, sia per la fruizione dei cittadini sia quale elemento di attrazione turistica (e quindi posti di lavoro). Sul progetto di costruzione dei palazzi sulla spiaggia nei programmi non c’è niente.
- Il candidato sindaco, se eletto, ripresenterà il progetto?
Incremento di cubatura per i cantieri Solimano
Nel PUC approvato dalle ultime amministrazioni è prevista (sciaguratamente) la costruzione di palazzi residenziali sulla spiaggia al posto del Cantiere Navale Solimano. L’imprenditore ha richiesto un incremento ulteriore dei volumi da costruire. Su questo nei programmi non c’è niente.
- Il candidato sindaco, se eletto, concederà l’aumento, manterrà il volume previsto nel PUC o modificherà il PUC in riduzione?
Realizzazione dell’impianto bitume
Savona è una città portuale, ciò però non significa che debba scaricare qualunque merce: con un porto collocato nel centro città alcune merci possono non essere appropriate (rinfuse, prodotti petroliferi, prodotti chimici pericolosi e maleodoranti ecc.).
Il Comitato portuale di Savona, cui partecipavano esponenti del centrosinistra e del centrodestra, approvò all’unanimità la realizzazione di un impianto di scarico e distribuzione del bitume e non ne informò la popolazione. Su questo nei programmi non c’è niente.
- Il candidato sindaco, se eletto, richiederà la revisione della decisione?
Recupero del piazzale sul mare a levante del Priamar
Nell’ambito del progetto Bofill l’Accordo di programma (firmato da sindaco, presidente di regione e presidente di Autorità portuale) prevedeva la cessione al Comune di Savona del piazzale ex Italsider attualmente usato dall’Autorità portuale: questo accordo è vitale per il collegamento, lato mare, tra Darsena e Prolungamento. Quello spazio potrebbe essere utilizzato anche per manifestazioni e per attività sportive. Nel programma di Schirru c’è la previsione di una espansione delle aree portuali (dove? al posto di cosa?) e la previsione di uno studio per il recupero dell’area del piazzale; negli altri programmi il tema non è evidenziato.
- Il candidato sindaco, se eletto, farà onorare l’impegno di passare il piazzale al Comune di Savona?
Sostituzione di Canavese nel Comitato Portuale
Il delegato messo dalla Caprioglio nel Comitato Portuale di Genova e Savona è Cristoforo Canavese. Egli è però funzionario del Gruppo Gavio che ha i seguenti interessi:
- Autostrade e quindi ha interesse che il traffico portuale avvenga su camion;
- Terminali portuali a Genova e Trieste e quindi ha interesse che lavorino terminali esterni al porto di Savona;
- Partecipazione nella società che ha chiesto di realizzare il terminale del bitume a Savona e quindi ha interesse a realizzare l’impianto.
Le politiche passano sempre attraverso gli uomini che siedono ai tavoli dove si decide; la sostituzione di Canavese nel Comitato Portuale è prevista solo nel programma del movimento 5 Stelle, gli altri non ne parlano.
- Il candidato sindaco, se eletto, chiederà la sostituzione di Canavese e incaricherà un delegato che non abbia conflitti di interesse con la città di Savona?
I cittadini che incontreranno i candidati non dovranno accettare discorsi “saremo più bravi, faremo molte cose con i soldi dell’Europa o con i privati, ecc. ecc.” e non dovranno accettare risposte come “studieremo, valuteremo” perché i candidati sono nuovi, ma i partiti che li hanno scelti sono molto consolidati nei meccanismi di potere della città e dovrebbero avere già tutti gli elementi di valutazione.
Ci sono almeno altre 20 domande che si potrebbero fare, ma quelle sopra esposte sono sufficienti per valutare la determinazione del candidato e poi potranno essere utili (Dio non voglia) a rinfacciare al sindaco il non fatto. Ogni cittadino elettore ponga le sue domande e si impegni a verificare la qualità di quanto sarà realizzato.
Roberto Cuneo