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Cairo Montenotte

CAIRO: LA PESANTE EREDITA’ DELL’AMMINISTRAZIONE BRIANO.
Nel consiglio comunale di ieri hanno votato un progetto, l’ennesimo piovuto improvvisamente sulla testa dei cittadini. È politicamente scorretto, estremamente deprecabile ed arrogante, a tre mesi dalle elezioni amministrative comunali, impegnare le amministrazioni future su discutibili provvedimenti che avranno pesanti ripercussioni sul futuro di Ferrania e dell’intero comune. Dispiace anche rilevare che queste manovre vedono coinvolti sempre gli stessi soggetti. Concedere nuove volumetrie NON è riqualificazione o recupero edilizio. Viste le problematiche già esistenti in loco e tenuto conto che i soggetti attuatori sono impegnati nel campo dei rifiuti, preoccupa enormemente non conoscere a priori la destinazione di tali fabbricati.
Abbiamo appreso che nell’operazione il Comune si farà carico di acquisire dalla Ferrania Technologies, per un controvalore di circa 500-600 mila euro, immobili la cui ristrutturazione sarà probabilmente molto onerosa, aree e strade da manutenere (bad company?) e temiamo che tale operazione ricadrà ulteriormente sulle tasche dei cairesi.
Sconcertante è scoprire che la Ferrania Tecnologies non è neppure strettamente vincolata a rinunciare ai circa 900.00 Euro che il comune avrebbe perso nel contenzioso legale, senza considerare quanto già le aziende hanno  fino ad ora ottenuto: il biodigestore, il suo raddoppio, la cartiera, il suo raddoppio, la Zincol e tutte le strade di servizio costruite con soldi pubblici.  Avremo pendenti sulle nostre teste ancora questo debito? Se le prossime amministrazioni manterranno questo clima idilliaco con Ferrania Tecnologies sarà confortante sperare che non ci vengano richiesti ma essere collaborativi con un debito pendente potrebbe implicitamente comportare una sudditanza economica che potrebbe limitare una piena libertà d’azione. Quindi cari amministratori cairesi ancora grazie per questa bella eredità.
Dopo aver seppellito e cementificato il prato della Marcella ora tocca anche all’ex posteggio della 3M.
La cosa più deplorevole è la tempistica nella quale tutto questo si realizza, senza trasparenza, discussione e coinvolgimento dei residenti: un’arrogante imposizione, pesantemente vincolante per il futuro del comune che i cairesi pagheranno a caro prezzo.
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