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Business plan……che diavolo vuol dire?

Il bussines plan ….della latteria e della carta igienica
Business plan……che diavolo vuol dire?
Per noi imprenditori il “ business plan” è la condizione “sine qua non” per iniziare una qualsiasi attività, anche la più semplice, invece  certi politici o i neofiti della politica, che perlopiù lavorano nel settore pubblico, sparano progetti senza capo né coda, senza sapere da chi saranno poi finanziati e come saranno remunerati.
D’altronde…

se l’Italia ha un debito pubblico attorno al 133% del PIL e il Comune di Savona un debito che sfiora i 90 milioni una ragione ben ci sarà.

Il fatto è che certi personaggi, non avendo mai dovuto gestire neanche una latteria, non hanno proprio idea della gestione di una impresa se pure piccola come appunto una latteria.

Leggo sempre con interesse i progetti in economia (pochi) dei candidati sindaci , specialmente quando parlano di portualità, argomento che io conosco abbastanza bene, per via della mia attività che ormai dura da oltre trent’anni.

Cominciamo dalla base: Un progetto, per bello che possa essere, deve stare in piedi economicamente e naturalmente deve  trovare un finanziatore che finanzi tale progetto, specialmente al giorno d’oggi.

Per buon senso le due cose devono essere complementari, in poche parole nessuno finanzia un progetto se non è remunerativo e i soldi investiti non ritornano sotto forma di profitti.

Il progetto del porto della Margonara è un progetto, che, secondo me, potrebbe ancora stare in piedi, perché quello che il proponente ha senza dubbio perduto, a causa del ritardo di 8/10 anni per colpa di Burlando e Zunino,  è facile che gli verrà risarcito dalle Amministrazioni responsabili  e quindi da tutti i cittadini liguri e savonesi , attraverso i conseguenti tagli alla sanità e ad altri servizi per almeno 10 milioni di Euro.

 

Al tempo in cui il progetto fu presentato, il business plan dava la giustificazione alla operazione, altrimenti  nessun pazzo avrebbe messo un solo copeco su tale progetto, nel quale  era coinvolta anche  l’impresa costruttrice Spada di Nizza, impresa che ha costruito gran parte delle marine in  Costa Azzurra.

Oggi la situazione, dopo un ritardo di minimo 10 anni, a mio parere sta ancora in piedi, perché i vari cantieri navali mondiali, soprattutto italiani, continuano a sfornare megayachts  sopra i 50 metri e la futuribile marina della Margonara avrebbe i fondali adatti ad accoglierli; inoltre a Savona  esistono imprese di servizi eccellenti a partire da Mondo Marine Spa e dalle imprese artigiane collaterali,  fino alle zone ricreative per gli equipaggi, come la vecchia darsena by night.

Mi fanno ridere invece tutti quei politici, dall’attuale  (fortunatamente ancora per poco) sindaco Berruti sino ai novelli comunisti e grillini che propongono di creare la marina nella zona Miramare (ex Funivie), essi parlano senza conoscere l’argomento e probabilmente senza aver visto tale sito, o avendolo osservato con la  testa tra le nuvole.

Intanto tale area é vincolata a favore della Cantieristica savonese (W Service e Azimut), inoltre lo specchio acqueo è già abbondantemente occupato da barchette e barchettine e infine tutto il fondale è pieno di carbone, per cui: chi investirebbe un copeco per avventurarsi in tale guazzabuglio, con lo scopo di creare spazi supplementari per forse altre 100 barchette della nautica minore?  (le famose barchette di Burlando!)

Il grosso problema è che Savona, grazie al “combinato disposto” Burlando & Zunino e un Sindaco senza palle, è l’unico porto d’Italia dove ben presto i pochi diportisti non avranno neanche più un distributore di carburante dove fare il piene saranno costretti ad andare con la tanichetta presso i distributori stradali; questo  per dare un’idea di come la situazione si sia incancrenita negli anni e ora, in tempo di elezioni,  i responsabili del passato (PD e Comunisti) e i soloni del futuro (5 Stelle) ci vengono a parlare di turismo ( in una città di mare )  a prescindere dalla nautica?

Se noi percorriamo tutta la costa che da Marsiglia porta a Livorno troveremo le innumerevoli marine stracolme di imbarcazioni di ogni dimensione e  di tutti i vari servizi che vanno dalla ristorazione alle riparazioni navali sino al turismo del territorio circostante, con la conseguenza che le relative città  beneficiano alla grande di tale economia, dove ricchezza e  benessere si annusano ovunque, dove la pulizia del territorio, l’illuminazione e  la sicurezza (videocamere), in special modo in tutte le aree adiacenti le marine dove quasi sempre  avviene il passeggio, sono  totali.

Situazioni di degrado come quelle che si possono osservare nell’attuale zona Margonara, dove di notte ci si guarda bene di passeggiare, purtroppo esistono solo nella nostra sfigata città .

Sono tutti stupidi i Sindaci e i cittadini delle centinaia di città e cittadine costiere, che li hanno votati, o forse lo sono i nostri Soloni che straparlano e ci illustrano mondi stravaganti e apoteosi del nulla ai quali solo degli irresponsabili possono pensare?

Inoltre……… concedetemi un piccolo sfogo: Quale progettualità  e credibilità possono avere candidati che si definiscono orgogliosamente  comunisti,  quando il comunismo è stato la più grande  iattura che la storia  abbia generato , iattura che ha portato alla fame e alla miseria interi popoli, oltre privarli del la libertà?  Ultimo caso della lunga serie quello del Venezuela, uno dei Paesi più ricchi di risorse al mondo,  in cui, dopo 10 anni di comunismo,  negli ospedali di Caracas non c’è neanche la continuità della  corrente elettrica, i pazienti devono dormire per terra e sono privati addirittura di un conforto così banale come la carta igienica!……..altro che” bella ciao”!

Silvio Rossi (Candidato)

LEGA NORD

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