Casermoni sul mare, strade dissestate, strutture comunali fatiscenti inutilizzate da decenni.
E, come se ciò non bastasse ancora, scuolabus fuori uso, rette dei campi solari “lievitate” del 40% da un anno all’altro, servizi sociali che, per usare un eufemismo, non sono certo un modello di efficienza.
Forse se un cittadino di Borghetto seguisse il proprio istinto dovrebbe mandare tutti a quel paese (un altro paese qualsiasi di quelli limitrofi andrebbe senz’altro meglio…), standosene comodamente a casa in poltrona domenica prossima 12 giugno.
Tuttavia in queste settimane è nata e cresciuta una alternativa allo status quo.
Una alternativa che va oltre i confini del classico “mugugno” ligure.
L’opzione sul campo è quella di eleggere a primo cittadino del paese Pier Giorgio Giraldi, che il sindaco lo ha già fatto e che lo sa fare eccome ed è riuscito in 10 anni a trasformare il comune di Arnasco in uno dei fiori all’occhiello dell’entroterra ligure.
I prossimi anni per Borghetto saranno decisivi e serviranno le sue mani esperte per gestire le risorse che arriveranno con il PNRR (piano nazionale di resistenza e resilienza).
Il voto alla lista di Giraldi non è solo protesta, ma anche proposta.
Ed è l’unica e ultima possibilità per risollevare le sorti di questo paese.