Vado Ligure – Nel precedente articolo “Nuove prospettive dall’alta velocità?” riportavamo la notizia che Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane) si è aggiudicata, tramite la sua partecipata spagnola ILSA, una gara per alcuni collegamenti ad alta velocità in Spagna. I servizi sulle reti iberiche verranno realizzati con i treni veloci di nuova generazione Frecciarossa 1000 già utilizzati con successo da qualche anno dall’operatore italiano sulla rete nazionale dell’alta velocità (Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno).
Le quote dell’azionariato di ILSA sono distribuite per un 55% all’operatore ferroviario spagnolo Operador Ferroviario de Levante (OFL), ed il restante 45% a Trenitalia.
Dopo un rallentamento di alcuni mesi, è notizia del 13 maggio della firma definitiva tra ILSA ed ADIF, il gestore della rete ferroviaria ispanica, dell’accordo quadro per la fornitura dei servizi, a partire dal 2022 (LEGGI), con 32 collegamenti giornalieri sulla tratta Madrid – Barcellona, otto sulla Madrid – Valencia, sette sia sulla Madrid – Malaga, sia sulla Madrid – Siviglia ed altre quattro sulla Madrid – Alicante.
Per servire le nuove tratte del mercato spagnolo saranno ragionevolmente necessari dei nuovi treni Frecciarossa 1000 che rispondano ai requisiti del gestore della rete ferroviaria spagnola.
Il Frecciarossa 1000 è realizzato dal consorzio formato da Bombardier Transportation Italy con sede a Vado Ligure e da Hitachi Rail Italy (ex Ansaldo Breda). In un momento in cui l’economia sia a livello globale che nazionale ha subito una contrazione a causa dell’emergenza sanitaria del Covid-2019, questa è sicuramente un ottima notizia per le due aziende consociate.
Come più volte abbiamo riportato nei nostri articoli la Bombardier Transportation di Vado Ligure, attiva nel settore delle costruzioni ferroviarie, dopo una crisi perdurante dal 2016, ha acquisito, nel corso del 2019, diverse commesse nell’ambito del piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, tra cui 14 Frecciarossa 1000 (valore complessivo della commessa tra Bombardier ed Hitachi 575 milioni €).
Il comune di Vado Ligure ricade inoltre nell’area di crisi industriale complessa del savonese, status per cui il sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano (area PD), si è molto speso per ottenerlo, ci domandiamo se questa commessa per il mercato spagnolo possa avere anche delle ricadute positive per la Bombardier di Vado Ligure.
Ricadute che istituzioni, politica ed i tranquilli sindacati metalmeccanici savonesi dovrebbero favorire e possibilmente ottenere vista la drammatica crisi in cui il territorio savonese rischia di sprofondare dopo i danni causati dall’emergenza sanitaria al settore turistico, settore trainante dell’economia della provincia nella stagione balneare.
La Bombardier di Vado Ligure ha inoltre recentemente acquisito una commessa per la fornitura di servizi di manutenzione per i treni ad alta velocità della famiglia ETR500 (i predecessori del Frecciarossa 1000) sempre per Trenitalia (Il Secolo XIX 1 maggio 2020).
Viste le commesse acquisite e le opportunità che si prospettano, come più volte si è constatato, risulta poco chiaro come la Bombardier di Vado Ligure possa farvi fronte dal punto di vista ingegneristico data la cessione dell’ufficio di ricerca e sviluppo avvenuta nel giugno 2019. A questa domanda ad oggi non sembra aver risposto ancora nessuno, chissà se il segretario dei metalmeccanici savonesi della CGIL, Andrea Mandraccia, sempre in prima linea, a parole (con i fatti meno), a difendere i diritti dei lavoratori, avrà posto con vigore questa domanda a chi di dovere oppure, anche in questo caso, si è demandato ad altri le proprie responsabilità (LEGGI).
Anche in tempi di emergenza sanitaria, per i lavoratori metalmeccanici savonesi sembrano esserci poche speranze di trovare una linea guida in chi li dovrebbe rappresentare, meglio sempre demandare ad altri (non si sa bene a chi).
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