Vado Ligure – Come annunciato in un lungo comunicato stampa dalle organizzazioni sindacali savonesi, il 26 novembre 2019 si terrà l’atteso incontro al Ministero dello sviluppo economico (MISE) per fare il punto sulla vertenza che interessa lo storico stabilimento di produzione di materiale rotabile Bombardier Transportation Italy con sede a Vado Ligure, comune incluso nell’area di crisi industriale complessa del savonese.
L’ultimo incontro al MISE si era tenuto lo scorso 6 giugno, con la richiesta conclusiva del Vice Capo di Gabinetto, ing. Giorgio Sorial (5 Stelle), di portare delle risposte nel prossimo incontro per rassicurare i lavoratori e per avere una prospettiva sul futuro di Bombardier in Italia, invitando inoltre la Società a non assumere alcuna iniziativa fintantoché non saranno fornire le risposte idonee a garantire la ripresa completa dell’attività produttiva ed il mantenimento del livello occupazionale con l’impegno a rivedersi entro il mese di luglio.
In tempo in cui il tema dell’unità sindacale è tornato di attualità, il segretario della Fiom CGIL Andrea Mandracciadichiara in solitario che è “assolutamente necessario che la vertenza venga chiusa in tempi rapidissimi”, auguriamoci nell’interesse dei lavoratori. (SavonaNews 18 novembre 2019)
Effettivamente Mandraccia ha ragione, da quando è stato eletto alla segreteria Fiom CGIL di Savona, nel luglio 2016, la vertenza di Bombardier non ha subito sostanziali passi in avanti, anzi si sono registrati più che altro dei passi indietro. Nel 2016, con la mediazione dell’allora Viceministro dello sviluppo economico on. Teresa Bellanova (ex CGIL, ex PD passata ad Italia Viva, leopoldina) si erano tramutati 104 licenziamenti collettivi in una mobilità incentivata facendo ricorso agli ammortizzatori sociali conservativi per i successivi due anni, periodo in cui ragionevolmente si sarebbe dovuto pervenire ad una qualche soluzione per la vertenza. Malgrado le diverse commesse ricevute da Bombardier da parte dei clienti istituzionali nel corso del 2019 e senza troppe prese di posizione da parte dei sindacati, si è arrivati, nel giugno 2019, alla cessione dell’ingegneria, disattendendo di fatto le richieste pervenute dalle istituzioni.
Per giustificare la sua riconferma alla guida dei metalmeccanici savonesi, lo scorso ottobre 2018, Mandraccia dovrebbe cercare di mettere più impegno in questa vertenza, magari selezionando meglio i suoi collaboratori (possibilmente al di fuori dell’ambito balneare), esigendo, nel rispetto dei lavoratori rappresentati, che gli incontri con le istituzioni e l’azienda si tengano nei tempi concordati ed evitando di fare perdere credibilità alla categoria, allentando la tensione prima di aver ottenuto gli obiettivi prefissi, come più volte abbiamo sottolineato (LEGGI).
Nell’ampolloso comunicato stampa, Mandraccia pare essersi dimenticato che il piano industriale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, presentato nel maggio 2019, come già accennato sopra, ha assegnato diverse commesse a Bombardier. In considerazione di ciò il prolungarsi di questo stato di crisi è ormai poco giustificabile.
Nell’ambito del piano delle Ferrovie sono stati affidati a Bombardier la realizzazione di 14 Frecciarossa 1000 in collaborazione con Hitachi Rail Italy (ex Ansaldo Breda), commessa del valore di 575milioni di euro che sarà realizzata negli stabilimenti italiani delle due società ed ulteriori locomotive merci Traxx DC3.
Da non dimenticare anche i 7 treni per trasporto passeggeri (valore della commessa 65,8milioni di €) attribuiti dalla Provincia di Bolzano, sempre lo scorso maggio, alla filiale italiana della multinazionale canadese (LEGGI), oltre all’estensione di questa commessa per ulteriori possibili 25 treni e fino a 30 anni di servizi di manutenzione del parco (LEGGI).
Ci domandiamo, ad esempio, se nell’ambito della commessa dei 14 Frecciarossa 1000, che sarà realizzata negli stabilimenti italiani delle due società aggiudicatarie, il sito produttivo Bombardier di Vado Ligure si stia attrezzando per produrre i carrelli del treno. Essendo il treno costituito da 8 carrozze (LEGGI) ci saranno da realizzare 224 carrelli, oltre ai ricambi, che ricordiamo erano già stati realizzati nello stabilimento di Vado Ligure, per la precedente commessa. (Il sole 24 Ore 19 settembre 2013)
Per lo Stato italiano sarebbe l’ennesimo fallimento se tramite le sue controllate una volta assegnate delle commesse pubbliche redditizie ad una multinazionale, questa scaricasse le proprie inefficienze sulla collettività, richiedendo ammortizzatori sociali e nonostante le decine/centinaia di milioni di utili e le agevolazioni concesse, nell’ambito della procedura per l’area di crisi industriale complessa, non facesse investimenti per rilanciare il sito produttivo.
Non bisogna inoltre dimenticare che i lavoratori di Bombardier, lo scorso giugno, avevano scioperato per i ritardi accumulati dalla procedura per l’ottenimento di alcuni benefici previdenziali per l’esposizione all’amianto nelle industrie ferroviarie (LEGGI), tali benefici potrebbero mandare in pensione alcuni lavoratori più anziani, andando a diminuire o ad azzerare il numero di eventuali esuberi, ci domandiamo a che punto sia questa procedura e quali provvedimenti intendano prendere le organizzazioni sindacali metalmeccaniche savonesi per favorirne la conclusione.
Su Bombardier è intervenuta anche la politica con la presentazione di alcuni atti parlamentari, dall’esito al momento incerto.
Da parte della Lega di Salvini è stato presentato il 30 ottobre 2019 l’Ordine del Giorno 9/02203/118 (LEGGI) che impegna il governo ad adottare ogni utile iniziativa per salvaguardare le eccellenze produttive del nostro Paese e i livelli occupazionali. Le commesse già assegnate lo scorso maggio sono sicuramente un primo passo per salvaguardare l’occupazione, subito vanificato dalla cessione dell’ingegneria che avrebbe dovuto effettuare la progettazione di quanto assegnato, il tutto avvenuto quando la Lega di Salvini sedeva nei banchi del Governo. Gli effetti dei troppi mojito non sono ancora terminati.
Ancora la Lega di Salvini il 30 maggio 2019 ha avanzato l’interrogazione a risposta scritta 4-01735 (LEGGI) sulla questione degli incentivi per l’esposizione all’amianto che risulta ancora in corso.
Il PD il 10 maggio ha proposto l’interrogazione a risposta in commissione 5-02102 (LEGGI), che risulta ancora in corso. Su questa interrogazione del PD viene evidenziato, tra l’altro, che lo stabilimento Bombardier di vado Ligure è uno dei migliori a livello europeo per livello di performance, come anche abbiamo sottolineato con tanto di grafici e tabelle nell’articolo -Ritardo dopo ritardo- (LEGGI). A fronte di questa redditiva sopra la media, i sindacati metalmeccanici savonesi avranno sicuramente concordato un lauto premio di risultato per i lavoratori dello stabilimento di Vado Ligure, ci chiediamo a quanto ammonti questo premio per il 2019, viste le numerose locomotive Traxx DC3 consegnate.
Risulta invece concluso l’atto del senato 7-00023 (LEGGI), presentato dal senatore leghista del ponente Paolo Ripamonti, sull’area di crisi industriale complessa del savonese che impegnerebbe il Governo ad attuare una serie di semplificazioni burocratiche per velocizzare l’iter autorizzativo delle misure di riqualificazione e di rilancio produttivo del territorio oltre ad una rimodulazione delle dotazioni finanziarie.
Auguriamoci che queste semplificazioni e nuove dotazioni finanziarie vengano rese operative a breve, visto che a fronte di annunci che i vari piani di rilancio industriale avrebbero prodotto fino a 449 nuovi posti di lavoro, passati tre anni dall’avvio della procedura per il riconoscimento dello status di area di crisi industriale complessa, ad oggi di nuovi posti di lavoro, se ne sarebbero registrati 61, lungi dal compensare quelli persi.
In questi mesi si è anche assistito ad un pellegrinaggio di politici in visita allo stabilimento di Vado Ligure, gli esiti anche in questo caso sono ancora incerti.
Luigi di Maio (5 Stelle) 17 maggio 2019 in occasione delle elezioni europee (VEDI).
Nicola Zingaretti (PD) 8 luglio 2019 non si capisce bene in quale occasione (VEDI).
Il senatore Paolo Ripamonti, Vicepresidente Commissione Industria, commercio, turismo, in compagnia dell’Assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti entrambe della Lega di Salvini, il 18 novembre, hanno verosimilmente aperto la campagna elettorale per le elezioni regionali liguri del 2020 (VEDI). L’assessore Benveduti ha dichiarato al secolo XIX che nella strategia del gruppo, Vado ha ancora un ruolo importante, tenuto conto del momento particolarmente favorevole per il mercato ferroviario. Auguriamoci per i lavoratori di Bombardier che sia così.
Se della politica difficilmente ci si po’ fidare sia perché utilizza il tema del lavoro per fini propagandisti o elettorali, sia perché gli interessi del politico medio sono diametralmente opposti a quelli di un lavoratore salariato, anche dei i sindacati metalmeccanici savonesi parrebbe ci si possa fidare poco, visto che con la politica (persi i consueti riferimenti ormai di qualunque colore) vanno sempre d’amore e d’accordo, basta trafficare, ad oggi non si capisce con quale vantaggio per i lavoratori che dovrebbero rappresentare.
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