Allora, 25 anni fa, il sottoscritto insieme alla Dottoressa Pistone (direttrice amministrativa illuminata, che fece poi il Direttore Generale dell’Ospedale San Martino di Genova) ed all‘ avvocato Fracassi presidente della Vll Asl di allora, inventammo l’Ambulatorio dei codici bianchi, presso i quattro ospedali della provincia, e per circa dieci anni funzionarono benissimo, poi per gelosie e volontà di risparmio dopo un periodo di boicottaggio degli ambulatori, furono chiusi e fu aperto un ambulatorio dei codici bianchi (meglio di niente) in piazza del Popolo, soggetto però ad un ticket di 25 euro da pagarsi anche da parte di chi era esente per patologia e per reddito ( una cosa quindi non giusta) . Pur funzionando fu chiuso qualche anno fa. Ora si sono accorti di aver sbagliato, ma stanno facendo come i gamberi e però pur tornando indietro stanno per sostituire i ppi (punti di primo soccorso) con una sorta poco chiara di ambulatori dei codici bianchi col pericolo però che accedano a tali strutture da crearsi presso Ospedale di Albenga e di Cairo, anche i codici gialli e verdi e magari anche qualche codice rosso che si reca da solo all‘ambulatorio con i propri mezzi e non con l’ambulanza creandosi così un pericolo di perdita di tempo utile per una cura emergenziale! L’Ambulatorio con la presenza di medici di famiglia deve essere sinergico al ppi e non sostitutivo, senza dubbio lo capisce anche un bambino, speriamo che lo capisca chi deve. Primum non nocere!
Renato Giusto medico e consigliere comunale di Savona