Bilancio di lacrime e sangue Ecco il futuro della città di Savona “Il 23 maggio, durante l’amministrazione precedente (Fino al 20 giugno 2016 la città di Savona ha avuto come sindaco Federico Berruti), è stato approvato il bilancio di previsione della città e vi è una differenza di circa 4.000.000 di euro, che dovranno essere coperti effettuando tagli dove necessario”, sono state le prime parole dell’assessore al bilancio Silvano Montaldo durante la conferenza stampa dopo la riunione della giunta comunale savonese, “e la sentenza della Corte dei Conti riguardante i derivati dice che occorre rivedere i residui ed il fondo rischi dev’essere rivisto. |
La riscossione dei residui è rallentata del 32% circa e rispetto all’accantonamento prudenziale del 2013 e perciò occorre chiedere la trasmissione della delibera al Ministero degli Interni per il piano di riequilibrio decennale. Vi è un problema di cassa ma gli stipendi non sono a rischio e una voce importante del bilancio, quale l’anticipazione di tesoreria, subirà dei problemi di cassa in quanto si lavora con denaro che non è nostro. Il comune rispetta i pagamenti, infatti il 69% dei debiti pregressi sono stati pagati. Purtroppo non godiamo di avanzi di amministrazione liberi e occorre rivedere, per i prossimi 10 anni, le entrate e le spese. Occorre una rinegoziazione dei contratti e per ciò che riguarda il sociale bisogna intervenire nei capitoli di bilancio senza tralasciare le cose più importanti, come la messa in sicurezza delle scuole e l’igiene urbana. Occorre una programmazione a lungo termine e cercare di migliorare i servizi abbassando i costi, che purtroppo è difficile in corso d’anno. Occorre inoltre dare un taglio alle partecipate ed è molto importante capire le tariffe giuste per i servizi. Il 31/12 scadrà il contratto con Equitalia e verrà fatto un bando di gara per l’affidamento del servizio a terzi. Per quanto riguarda l’affidamento dei minori è un servizio che il comune è tenuto per legge a fare. Occorre rimodulare tutto anche perché sono cambiati i criteri contabili dato che occorre verificare preventivamente se gli impegni di spesa sono coperti finanziariamente. L’alienazione degli immobili sarà effettuata dopo la perizia e verrà venduto tutto cosa è possibile, però non verranno svenduti. Le imposte non verranno aumentate e per ciò che riguarda la tassa di soggiorno abbiamo deciso di non applicarla in quanto a Savona, essendoci pochi turisti, verrebbe considerata come un atto meramente politico. Occorre tagliare sul superfluo e su tutte le spese, senza toccare i servizi essenziali, come la sicurezza, il sociale e la sicurezza degli edifici, in particolar modo le scuole. Tutti gli altri capitoli di spesa subiranno dei tagli e occorre perciò svolgere gli stessi servizi con maggiore efficienza e una minor spesa, considerando anche i ridotti trasferimenti dallo stato. Per quanto riguarda i derivati, vi sono stati degli errori e perciò occorre riscriverli a bilancio con un’imputazione nello stesso in capitoli diversi. Si è paventata la voce di un eventuale commissariamento della città, ma ciò non avverrà perché non vi è stata la diffida della procura nonostante il consiglio debba approvare il bilancio entro il 31 luglio. Il piano decennale sarà sottoposto alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Interno per una verifica”. Il primo cittadino Ilaria Caprioglio si è invece concentrata sulla cultura ed i tagli alle spese con le seguenti parole: ”L’indennità della carica di giunta verrà ridotta del 10% e sarà al minimo previsto dalle norme per l’indennità. Per quanto riguarda la cultura, delega che ho tenuto per me, verrà valutato un programma con le associazioni che operano gratuitamente e cercheremo l’aiuto degli sponsor”. SELENA BORGNA
|