La ballata del “Prode Vince” lode al “maestrino con la penna rossa” del Comune di Savona |
Passa un giorno, passa l’altro mai che cheti il prode Vince si ritiene molto scaltro, cervel fine e occhio di lince
cervel fine, occhio di lince per pensare e osservare e trovare il modo in cui il nemico controllare
sul metallico destriero ei si reca a lavorare e in cima ai suoi pensieri resta sempre il personale
il personale gran fannullone, il personale da bastonare perchè chi vota, si sa, è lieto se castighi il comunale
il comunale che non lavora, che mangia il pane a tradimento di metter fine è giunta l’ora a questo grande suo tormento
pensa al dì che ei giunse a Sanna di Berruti al gran cospetto di colpir il fannullone lui giurò con gran diletto
pensa a chi lo ha preceduto, Araldo, Ferro e infin Pinzuti non fallirà come han fatto loro, l’ha giurato a re Berruti
con il nome ed il cognome ei impone il cartellino pel caffè è certamente sufficiente un momentino
nel castello comunale tal momentino è da gustare per uscire all’aria aperta stanne certo devi timbrare
pur s’accorge che al comunale il portone puoi sbarrare ma le porte sono aperte se in internet va a navigare
che malarrazza è mai questa che non pensa giammai al lavoro? una bella circolare sistemerà al fin costoro
una circolare come tante che vietano questo e quello ma questa è perfida ‘chè lo trasforma nel Grande Fratello
Passa un giorno, passa l’altro mai che cheti il prode Vince si ritiene molto scaltro, cervel fine e occhio di lince
(continua alla prossima circolare) |