F U O R I G I O C O
Si ripropone l’ulivo, la foglia di fico, il crisantemo
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Nell’attesa dell’evento del fuori gioco di Berlusconi, anche nel PD qualcuno inizia a chiedersi a quando le dimissioni di Bersani, a seguire quelle di Parisi e di tutti coloro reduci dal Jurassic Park.
Troppi errori nell’opposizione addebitati al tentennamento del segretario, a proposito dei referendum sul Porcellum, sul nucleare, sull’acqua: i cittadini oggi percepiscono più di una volta, sono sensibili e attenti, preoccupati e nauseati e in conseguenza esprimono il loro voto.
E’ un azzardo, un salto nel buio, un percorso da sabbie mobili quello di voler riesumare l’Ulivo, sbrodolando con l’Idv e il Sel che tra loro hanno poco da spartire e ancor meno da ritrovarsi, sempre riproponendo le stesse facce ormai usurate dal tempo.
C’è necessità, urgente, di un ricambio generazionale, non mancano idee moderne e giovani pronti a subentare, lontani mille anni da questo attuale modo di fare politica ingarbugliato e incomprensibile, sovente corrotto.
Si era detto ‘l’Italia è fatta ora necessita fare gli italiani’ oggi è giusto dire ‘gli italiani ci sono, sono presenti e consapevoli, è l’Italia ch’è latitante’, disastrata e non amata da questi politici di ventura, destra e sinistra.
C’è qualche guizzo di sana vitalità, di speranza sopita sotto la cenere, di personaggi fuori dal coro delle opportunità egoistiche, magari è utile dare un attimo di attenzione ai Della Valle e ai Matteo Renzi.
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