“Proprio vero che basta una campagna elettorale perché le cadreghe corrano ai ripari e facciano una delle tante cose mai fatte come si deve in anni di legislatura. L’ultima è quella secondo cui
Così, il candidato del M5S alle Regionali del 27 e 28 ottobre Mirko Carissimo con Marco Macrì, portavoce di oltre 2.000 famiglie liguri con bambini portatori di disabilità organizzate nel comitato “Genova inclusiva”. Macrì poi rincara la dose: “come accade per le terapie logopediche e psicomotorie, Regione Liguria dimostra di non sapere assolutamente amministrare i bisogni e modulare le risorse. Ricordiamo tutti la strigliata all’indirizzo di Toti da parte della Corte dei Conti, che nel 2022 aveva puntato il dito sui tempi di attesa assurdi (oltre 36 mesi!) per l’erogazione delle terapie riabilitative dei bambini liguri, con il notorio risultato di lasciare più di 2.000 di loro senza terapia”.
“Fa sorridere che oggi Bucci inviti le coppie ad avere figli “per contribuire al successo della nostra società”, quando poi il sistema che lui stesso rappresenta non è stato in grado di garantire pari opportunità a tutti i figli della Liguria. Caro centrodestra, venire incontro “a coloro ai quali il sistema non ha potuto garantire nei tempi dovuti le cure necessarie” non può essere una modalità “in via straordinaria” (cit). L’inclusione e le cure per tutti devono essere l’ordinario. Visto che Bucci ci tiene tanto alle nuove generazioni, perché non presenzia a “La Liguria sarà una regione per tutti?”, l’incontro organizzato da “Genova inclusiva” che si terrà il 18 ottobre alla Sala Cap di via Albertazzi per parlare di scuola e sanità? Perché al suo posto manda Gratarola?”, conclude Carissimo.
MoVimento 5 Stelle Liguria