Le prove di funzionalità dell’impianto sono state eseguite nell’Agosto 2010 I risultati dei test effettuati nel primo periodo di prove in collaborazione con Elsag Datamat hanno confermato la bontà del progetto” spiega Porta, aggiungendo che “sono stati eseguiti 1.600 movimenti con una disponibilità dell’impianto pari al 96,2%”. Il numero di movimenti effettuati è significativo perché equivale alla movimentazione di 40 treni (con 40 pezzi a convoglio), per un totale di 2.400 TEUs. L’idea Metrocargo si basa su un’innovazione tecnologica, vale a dire la movimentazione orizzontale, da realizzarsi attraverso terminal attrezzati con zone di stoccaggio automatizzate adiacenti ai binari ferroviari. La tecnica su cui si basa questo sistema permette di velocizzare e ottimizzare i tempi di carico e scarico dei carri ferroviari incrementando la potenzialità di un terminal ferroviario (sia esso portuale o interportuale), riducendo significativamente i costi e i tempi operativi e minimizzando l’handicap delle rotture di carico. Il prototipo appena installato presso l’area ferroviaria del porto di Vado Ligure è solo un primo modulo di un sistema che a regime sarà composto da almeno sei moduli speculari (piazzati ognuno su un unico binario di lunghezza pari a 50 metri), che lavoreranno contemporaneamente su un treno effettuando a ciclo continuo e praticamente in contemporanea le fasi di carico e scarico dei container. A regime la capacità è di circa 18 treni formati ogni giorno, per un volume annuale di circa 806.400 TEUs equivalenti a grossomodo 3.000 treni. Le prestazioni migliori di movimentazione possono arrivare a 155 secondi per il carico o lo scarico di ogni singolo container. Un terminale Metrocargo consente di scaricare e ricaricare un treno completo in circa 40 minuti. Con questo tipo di impianto,per gli appassionati della matematica ,il personale addetto non raggiungerà una centinaia di unità soddisfacendo la potenzialità della struttura