Autisti o detective? Lunedì lo sciopero del trasporto pubblico: biglietti, proteste e fermate infinite!”

Prepariamoci al grande evento del lunedì: lo sciopero nazionale di otto ore, un classico intramontabile del trasporto pubblico. I sindacati sono pronti a combattere, non per i soliti diritti salariali o condizioni di lavoro migliori, ma perché… gli autisti non vogliono fare i controllori! Immaginate la scena: un autista, una mano sul volante e l’altra a fare il check dei biglietti con uno sguardo degno di Sherlock Holmes. Il tutto, naturalmente, senza ritardare nemmeno di un secondo la partenza del bus, anche con una fila di scolari che sembrano più di scatenati di quando attendono di entrare in discoteca.
L’azienda dice: “Tranquilli, ce la facciamo!”, ma i sindacati rispondono con un convinto “No, grazie”. Non ci sono abbastanza protezioni per gli autisti, dicono, e l’idea di trasformare ogni fermata in una piccola stazione di controllo sembra più un film di fantascienza che una riforma dei trasporti. E se pensate che la vostra corsa scolastica durerà di più perché l’autista deve verificare il biglietto a tutti, vi sbagliate: durerà molto di più!
Ma la chicca finale è l’attesa per l’incontro col Prefetto per farlo intervenire  nella lotta tra gli autisti ribelli e il direttore severo. Il tutto, mentre noi comuni viaggiatori, siamo lì a sperare che lunedì non si trasformi in una gita a piedi per la città. E così, ci prepariamo all’ennesimo episodio di “trasporti, che passione!”, con la speranza che questo autunno non diventi davvero troppo caldo!

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