Tuttavia, oggi emergono nuove notizie preoccupanti. Secondo quanto riferito dai sindacati, il numero degli operai impegnati sul cantiere è sceso drasticamente: dei 12 lavoratori iniziali ne sono rimasti solo 7, poiché 5 di loro hanno trovato impiego altrove.
Con una forza lavoro così ridotta, risulta difficile immaginare che i lavori possano essere completati entro il 2026, come previsto. Questa nuova battuta d’arresto solleva ulteriori interrogativi sulla gestione del progetto e sulla reale possibilità di rispettare le scadenze stabilite.
Il caso dell’Aurelia Bis rappresenta l’ennesimo esempio di una grande opera che, tra ritardi, difficoltà finanziarie e problemi organizzativi, finisce per trasformarsi in un calvario per lavoratori, istituzioni e cittadini. I sindacati, intanto, chiedono un intervento urgente per garantire la continuità dei lavori e tutelare i pochi operai rimasti, mentre i residenti della zona guardano con crescente disillusione al completamento di un’infrastruttura che dovrebbe migliorare la viabilità ma che, al momento, sembra destinata a restare un sogno incompiuto.