Ieri in commissione si è votato il nuovo PEF TARI ossia un importante documento che disciplina, fra l’altro, la tariffa che i cittadini dovranno pagare per la raccolta e lo smaltimento rifiuti. Purtroppo, ma non ne sono sorpreso, i giornali cartacei di oggi non danno nemmeno notizia del dibattito di ieri e della votazione che ha portato all’approvazione da parte della maggioranza della nuova tariffa. L’aumento medio per i cittadini sarà dell’8 per cento tra utenze domestiche e non. Sintetizzo qualche mia considerazione svolta ieri (per chi vuole c’è sempre la registrazione su YouTube del comune di Savona:
1) ARERA (l’ente che fissa i paletti per determinare il
Piano finanziario) dà la possibilità di aumentare il PEF fino al 9.6% non impone aumenti diretti della tari.
2) il comune non ha posto in essere iniziative per non fare impattare l’aumento consentito al piano direttamente sulla tariffa tari come molti comuni hanno fatto (diminuendo anche le aspettative del gestore)
3) a fronte di molti comuni simili al nostro (e che hanno un servizio migliore) che aumenteranno di pochi punti percentuali (fra il 2.7 e il 4) il comune di savona decide un aumento diretto sulla Tari e quindi sulle tasche dei savonesi, quasi al livello massimo possibile, 8 per cento appunto.
4) altri comuni, come Genova, hanno dichiarato che faranno il possibile per NON applicare alcun aumento. In commissione l’aumento è stato invece presentato come inevitabile e obbligatorio.
5) il governo ha dato una proroga fino al 30 giugno per approvare questo piano finanziario da parte dei comuni e molti infatti hanno spostato l’approvazione sia perché potrebbe cambiare la normativa sia per trovare accorgimenti per ridurre gli aumenti ma, misteriosamente, il comune di Savona ha deciso di non avvalersi della proroga.
6 e più importante) finché non migliora il servizio, ogni aumento non è accettabile. Non si può chiedere ulteriore sforzo ai cittadini se non dopo aver dimostrato ogni tentativo possibile per rendere il servizio di pulizia e raccolta al passo coi tempi e al livello delle città simili alla nostra.