In questi ultimo decennio gli avvenimenti politici savonesi sono stati influenzati, parecchie volte, dalle vicende di Ata.
Negli anni delle Giunte Berruti con una gestione diciamo piuttosto curiosa, la partecipata è servita più che altro per far quadrare il bilancio comunale e i Consigli comunali del secondo Berruti sono stati caratterizzati dalle continue contestazioni verso il CdA dell’azienda da parte dell’opposizione.
Non stiamo a raccontare le molteplici vicissitudini della partecipata durante la Giunta Caprioglio che, nel cercare di risanare l’azienda, ha finito per distruggerla del tutto e dopo il duo Garassini – Debenedetti ha affidato tutto al manager toscano Tapparini in attesa della privatizzazione.
Le vicende di questi giorni (i due dipendenti alla corte di Salvini e l’archiviazione delle accuse di Pesce verso Garassini, Debenedetti e Arecco) meritano alcune riflessioni.
Che dire della Lega a due facce: una che si opponeva al Pd e l’altra che col pd inciuciava non solo in altri comuni limitrofi ma anche a Savona.
Una parte della lega criticava il CdA di Ata, un’altra parte ne ha accolto i suoi strenui sostenitori che, abbandonato il carro dei perdenti, sono saliti di corsa su quello dei vincitori.
Lungi da noi voler difendere il duo Garassini-Debenedetti ma ci chiediamo come hanno potuto lavorare in serenità con tutte le accuse, ingiuste secondo la Procura, e le querele che sono piovute loro in testa mentre gestivano un’azienda ormai compromessa. Come avranno potuto con tranquillità prendere delle decisioni difficili sapendo che all’interno dell’azienda una parte remava loro contro?
E il vicesindaco Arecco come si sentirà, dopo essere stato accusato addirittura di complicità in un caso di stalking, ad aver scoperto che alcuni dirigenti del suo partito accoglievano a braccia aperte due dipendenti che facevano parte della claque che lo contestava in Consiglio Comunale quando attaccava il CdA di Ata
E i due lavoratori licenziati ingiustamente cos’hanno passato? Quanto hanno sofferto per aver contestato la gestione dell’azienda?
Questa archiviazione è solo il primo passo verso la verità.
I savonesi hanno diritto di conoscere i responsabili, anche quelli politici, del disastro Ata. E finalmente qualcuno pagherà.