ATA: DIFFERENZIATA AL 31,6%

ATA: DIFFERENZIATA AL 31,6%
È quattro anni che questa Organizzazione Sindacale ribadisce ai vertici di Ata Spa che il loro progetto “unilaterale” sulla differenziata non portava i frutti sperati. Abbiamo, a volte anche con decise prese di posizione, ribadito che sarebbe stato necessario mettere mano ad una revisione sostanziale della progettazione di merito attraverso un tavolo congiunto, azienda e Sindacato, al fine di condividere percorsi alternativi e soluzioni migliori.
Non per fare i primi della classe ma per sfruttare meglio il bagaglio di esperienze che ognuno di noi avrebbe avuto la possibilità di portare, anche individuando e valorizzando progetti già sperimentati in altri territori simili o limitrofi (vedi Cairo). Non ci sono ad oggi alternative diverse dalla raccolta differenziata spinta, non che non ne esistano ma per le scelte che come cittadini abbiamo fatte, e quindi in quella direzione dobbiamo proferire i nostri sforzi.
Abbiamo più volte sostenuto che non si dovevano trovare motivazioni diverse da quelle proprie di un progetto non funzionante, come incolpare i lavoratori di scarsa efficienza, limitata propensione agli straordinari o elevate soste improduttive.
Ora che i dati vengono evidenziati, nota negativa è che c’è voluta la campagna elettorale, emerge in maniera eloquente quanto da noi contestato.
Ribadiamo la nostra disponibilità ad affrontare rapidamente il problema in un tavolo congiunto, guardando avanti, per il bene di una grande azienda come Ata, dei suoi lavoratori e dei cittadini tutti.
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