Ma ecco l’ironia della situazione: a Savona, gli assessori sono già nove. Sì, avete letto bene. Proprio quei nove assessori che la maggioranza comunale sembra ignorare o, peggio, dimenticare mentre si scandalizza per il presunto “scandalo” regionale.
La proposta regionale viene descritta giustamente come un esempio di spreco, ma forse a Savona bisognerebbe prima guardarsi in casa. Con una popolazione che si aggira intorno ai 60.000 abitanti, il Comune ha già un numero di assessori che molti ritengono spropositato rispetto alla dimensione della città e alle sue reali esigenze. Eppure, non si sono levate proteste interne quando si è trattato di comporre l’attuale giunta.
C’è chi, tra i cittadini, ironizza: “Forse gli esponenti della maggioranza hanno bisogno di un ripasso di aritmetica.” Nove assessori a Savona sembrano passare inosservati, ma nove a livello regionale scatenano un putiferio. La politica, si sa, ha le sue logiche, e una di queste sembra essere quella di indignarsi sempre e solo per ciò che fanno gli altri.
Al di là dell’ironia, la questione solleva un tema importante: quanto è realmente necessaria una giunta così ampia? E soprattutto, perché nessuno all’interno dell’amministrazione savonese sembra voler affrontare la questione? Più che un “normale” atto amministrativo, il numero degli assessori dovrebbe essere frutto di una riflessione sul buon utilizzo delle risorse pubbliche e sulla reale efficacia delle politiche locali.
Mentre la maggioranza savonese si indigna per la Regione, i cittadini si chiedono: chi si indignerà per Savona? Avere nove assessori comunali in una città che fatica a risolvere problemi cronici – dalla viabilità alla gestione degli spazi pubblici – è forse uno scandalo ancora più grande di quello paventato a livello regionale.
Un vecchio detto dice: “Chi è senza peccato, scagli la prima pietra.” Forse, prima di scagliarla, sarebbe il caso di contare fino a nove.