L’Aurelia bis è un progetto che, a quanto pare, non ha intenzione di finire mai. Il primo tratto è ancora un cantiere aperto, ma già si parla del secondo lotto come se il primo fosse una passeggiata nel parco. Nei giorni scorsi, i grandi cervelloni del Comune di Savona, Anas e Regione Liguria si sono riuniti online – probabilmente sperando che una connessione internet ballerina potesse risolvere magicamente tutti i problemi.
L’assessore Becco, con l’entusiasmo che la contraddistingue, ha dichiarato a Savona News che hanno incontrato il commissario per ricordargli quanto sia urgente finire la progettazione. D’altronde, l’Aurelia bis, nella sua maestosità incompiuta, avrà davvero un senso solo quando arriverà fino al casello di Savona. Un dettaglio, niente di che.
E non poteva mancare l’assessore Rossello, che, ancora preoccupato dal ricordo della rivolta dei leginesi ad aprile, ha voluto sottolineare che l’opera dovrà essere il più possibile invisibile agli occhi degli abitanti di Legino.
Perché sì, chi non vorrebbe una strada che si costruisce da sola, senza disturbare nessuno?