ARPAL DI SAVONA

UN GIORNO DA PECORA, DUE!
Oggi… porte aperte... all’Arpal di Savona, ancora ospitata in via Zunini, dal quale dovrebbe trasferirsi nel vetrato parallelepipedo del parco Doria (gentilmente offerto dall’IPS!) per sfruttare l’occasione al meglio, evitando la visitina guidata stile bulgaro, abbiamo deciso di portarci un memo per fare domande giuste che potrebbero essere queste:
1) Perché continuate ad avallare lo stato disastroso dell’aria, dell’acqua e del suolo, mettendo i vostri timbri ed illudendo i cittadini sulla condizione  della provincia?
2) Perché non si rilevano i fumi al camino della centrale e non esiste una rete pubblica che comunichi in tempo reale i superi di tutti gli inquinanti traccia?
3) Perché vi è una continua osmosi tra vostro personale che si candida in politica per poi ritornare all’ufficio? Non vi sembra una possibile fonte di conflitto d’interessi!
4) Il precedente direttore ed alcuni  tecnici sono sotto inchiesta! Il nuovo direttore, proviene dalla burocrazia provinciale ed è in grande sintonia con l’assessore regionale Briano: non vi pare che la scelta avrebbe dovuto
svolgersi con un bando pubblico?
5) Citatemi almeno 3 casi  di inquinamento, denunciati dai cittadini, sui quali abbiate operato interventi approfonditi!
Sui temi spinosi (centrale, cokeria, porto, rifiuti) perché il magistrato non vi usa come periti? Forse siete troppo di parte?
Infine, consultando il vostro sito on-line e confrontandolo con  altre regioni, non si può  che lamentarne la scarsa documentazione offerta al pubblico: lo fate per motivi di privacy oppure  per ordini superiori?
Complimenti per la trovata pubblicitaria (non originale) che, dopo le fabbriche, il porto, Tirrenopower, ecc.ben  si addice  alla primavera permettendo agli studenti di evadere dalle solite aule “sorde e grigie!”
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