ARPAL

                            RICUSARE L’A.R.P.A.L.!!!!!
In questo momento storico assistiamo ad un degrado istituzionale (forse non irreversibile), di fronte al quale, non e’ lecito nessun atteggiamento di reticenza ne’ di omertà. Lo scandalo che sta investendo la struttura pubblica di garanzia e di controllo sulla qualità ambientale…leggi…ovvero dell ‘Arpal, i cui vertici sono stati nominati dalla giunta Biasotti e confermati da Burlando, la dicono lunga sull’intreccio di interessi inconfessabili che  ha presieduto il settore e gettano un’ombra  di malaffare su buona parte di un settore composto da inossidabili “sorveglianti speciali”.

Quanto  al vertice dell’ente che risulta ancora oggi nelle mani di un personaggio per lo meno “in conflitto di interessi” con la sua attività privata, stupisce il silenzio della regione Liguria, testé rinnovata e i balbettamenti del confermato governatore Burlando che ha dichiarato un lesto intervento sulla questione, ma appena dopo aver ultimato la lottizzazione della giunta.

Nel frattempo, rispettando tempi e modi dell’inchiesta, occorre che gli enti locali e le associazioni di cittadini della nostra provincia, si affrettino a “sfiduciare” formalmente, con una delibera di messa in mora, i dati fortemente “sospetti”  a suo tempo asseverati dall’Arpal e che non possono che essere, per quanto ci riguarda:
A) le emissioni atmosferiche al camino della centrale Tirrenopower di Vado -Quiliano;
B) il sedime tossico depositato nella rada di Porto Vado;
C) la convalida della bonifica delle aree ex Acna di Cengio;
D) il controllo della bonifica delle ex aree IP di Valleggia;
E) la verifica del V.I.A. regionale  emessa per il progetto di piattaforma Maersk;
F)l’analisi dei terreni in localita’ Passeggi,su cui furono depositati i residui dell’inceneritore; tutto quello che, oltre ai punti citati, possa emergere dalle carte giudiziarie, in riferimento diretto ed indiretto alle autorizzazioni  a far data dalla nomina dei vertici Arpal da parte della giunta Biasotti(anni 2000 e successivi) sino ad oggi.
In particolare, la giunta provinciale savonese, inadempiente per quanto concerne le sue potestà di controllo e verifica, e’ chiamata in causa perché prenda le distanze dall’operato dell’Arpal in sede provinciale, comunicando all’opinione pubblica ,la quantità e la qualità delle  autorizzazioni concesse ad industrie classificate insalubri ovvero a rischio di incidente rilevante,segnatamente quelle autorizzate dal neo assessore Marson, il quale, pochi mesi fa,menò gran vanto di aver risolto  i problemi pregressi della Cokeria di Bragno: sulla base,ci auguriamo, di relazioni Arpal al di sopra di ogni sospetto!!!!
 

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