CARO EDO, LA PAURA FA ’90: Premesso che considero l’on. Rixi un amico, un vero leghista ed una persona seria, stimata e preparata, mi permetto di rispondere alle “stilettate” che l’altro eri, durante un comizio semideserto a Savona, ha rivolto alla mia persona.
Siamo in campagna elettorale, per cui è normale che il confronto politico sia acceso, soprattutto durante gli ultimi giorni di propaganda, però, da un politico di tale livello, mi sarei aspettato una diversa modalità comunicativa verbale e non verbale.
Caro Edo, capisco che nella Lega “qualcuno abbia masticato amaro” quando ho annunciato che me ne sarei andato via, sbattendo la porta, dopo oltre un decennio di fedele e convinta partecipazione a tutte le battaglie che il movimento ha portato avanti nel savonese. Peraltro per passare tra le fila del principale competitor politico all’interno del centrodestra.
Capisco che qualcuno avrebbe voluto sfruttare durante la campagna elettorale la mia esperienza amministrativa, acquisita in condizioni politiche estreme durante i cinque anni di dura, feroce, solitaria “battaglia amministrativa” combattuta per la città, all’interno della giunta Caprioglio.
Capisco che a qualcuno dei dirigenti del partito avrebbe fatto comodo contare anche sui miei voti, per poi darmi un sonoro e liberatorio calcio nel deretano il giorno stesso della proclamazione dei risultati.
Capisco anche che, come amministratore pubblico avrei, potuto fare di più e meglio, anche se avrei voluto vedere cosa avresti combinato Te al mio posto, con le casse comunali vuote e circondato da persone “diversamente amiche” però Edo, la frase: ” Chi ha scelto altri lidi o altri partiti è perché si vergognava di candidarsi nella nostra lista, si vergognava perché dopo aver detto certe cose alcune non sono state mantenute. Di gente che ci utilizza come autobus non ne abbiamo bisogno”, avresti potuto e dovuto evitartela. Quello che hai detto proprio “non riesco a mandarlo giù!”.
“Belin” Edo, mi sono tesserato in Lega in un momento storico in cui, a Savona, più che un autobus, il partito era paragonabile ad una Trabant degli anni ’80 nella Ddr.
Da segretario cittadino in allora e da consigliere comunale uscente, nel 2016 ho trascinato il partito alla conquista di Palazzo Sisto, mettendo faticosamente insieme una lista eterogenea di persone, tra le quali anche alcuni candidati che, senza il mio impegno e la mia fatica, le sedute le avrebbero vissute da spettatori, da casa, su uno sgabello ed in streaming, altro che in municipio!
Per cinque anni ne ho viste e subite di tutti i colori, ma non a causa dell’opposizione: per colpa delle azioni e dei comportamenti messi in atto dai miei, anzi, dai Tuoi!
Non sono sceso dall’autobus come affermi Te, ma, di fatto, un parte dei vertici di partito ha creato le condizioni per mettermi alla porta. A quest’ultimo riguardo, devo dirtelo con franchezza, nel Tuo ruolo di segretario nazionale non sei mai intervenuto per impedirlo !
Comunque, nessun rancore nei Tuoi confronti, anzi, a mio parere sei tra i pochi a cui riconosco da sempre lucidità politica e preparazione.
Come Ti anticipavo all’inizio delle mie riflessioni, è però palpabile la sensazione che in Lega, stavolta, temiate di fare un clamoroso flop alle amministrative savonesi. Lo si percepisce camminando ed ascoltando i discorsi della gente e lo si intuisce sia dai toni nervosi e dalle parole esageratamente dure, che hai utilizzato nella Tua intervista, sia dalle analoghe dichiarazioni rilasciate dal senatore Romeo la scorsa settimana. Chi ha fiuto politico lo avverte vedendo le piazze semivuote di persone comuni (escludendo pertanto le “truppe cammellate, bus trasportate da fuori città”) che (non) Vi accolgono quando organizzate qualche iniziativa nei quartieri.
Cosa posso aggiungere: Nulla ! come il nome profetico del locale che avete più volte frequentato durante la vostra campagna elettorale per fare propaganda a buon prezzo in materia di sicurezza.
Mi fermo qui, per ora, poi, se lo vorrai ancora, ci incontreremo per la chiacchierata che mi avevi proposto di organizzare alcune settimane orsono per il tramite di un comune amico genovese. In allora stavi ancora cercando di convincermi a ritornare indietro sulle mie scelte. Io avevo declinato il Tuo invito, non per sgarbo nei Tuoi confronti, ma unicamente perchè oramai avevo dato la mia parola alla nuova famiglia politica che mi ha accolto da “naufrago”. Come ben sai, per me, la parola data e l’onore sono sacri.
In bocca al lupo Edo, per Savona e per l’Italia, che sono sicuro in parlamento saprai rappresentare al meglio.
Consentimi un’ultima battuta, se per caso vorrai giocare un numero al lotto, questa settimana, entro il 4 di Ottobre, punta sul 90, secondo me questa volta esce, ne sono sicuro !
Con immutato affetto
Massimo
P.S. A proposito della Tua poco elegante “frecciata” riferita al mio stipendio da assessore, Ti rammento che IO un’occupazione ce l’ho e “non ho fortunatamente bisogno della politica per campare”. Durante questi cinque anni di amministrazione ho mantenuto il mio impiego da insegnante (lavorando anche al corso serale della mia scuola), per cui ho ricevuto un emolumento da amministratore pubblico dimezzato, con conseguente, considerevole, risparmio per le casse comunali !