Arecco: il futuro del campus universitario, fund raising ed azionariato popolare

ARECCO (LEGA NORD).
IL FUTURO DEL CAMPUS UNIVERSITARIO:
FUND RAISING ED AZIONARIATO POPOLARE
Savona. ”Il campus universitario savonese rappresenta, ormai da tempo, una realtà consolidata e prestigiosa per la città di Savona e la sua comunità, in virtù del quotidiano lavoro ed impegno svolto dai docenti dell’Ateneo e delle istituzioni presenti nella SPES.” Afferma Massimo Arecco, Consigliere leghista a Palazzo Sisto, parlando del futuro del Polo Universitario…

“L’attuale crisi economica generale e la decisione scellerata di smantellare l’ente Provincia, voluto da questo Governo ed attuato con la riforma del Ministro Del Rio, richiedono però l’individuazione di soluzioni nuove e di radicale mutamento strategico, per evitare che nella nostra città, venga a ridursi progressivamente il ruolo fondamentale che l’università fino ad oggi ha rappresentato e potrà ancora rappresentare in futuro.”

“L’acquisto di una quota del 10% della SPES da parte del Comune di Savona – prosegue Arecco- non rappresenta certo la soluzione ai problemi economici creatisi anche a seguito del disimpegno della Provincia di Savona e dalla difficoltà a ricollocare la totalità del 25% di quota posseduta da quest’ultimo Ente.”

“La soluzione potrebbe consistere nella ridefinizione dell’intera quota azionaria di SPES, affiancando alle istituzioni ed associazioni presenti un azionariato di tipo popolare:il Campus di Savona appartiene alla comunità, ma tale aspetto, forse anche per la sua ubicazione periferica, non è stato completamente metabolizzato dalla cittadinanza e dal tessuto imprenditoriale. “

“Nell’attuale fase economica – sostiene Arecco – le risorse difficilmente potranno provenire da trasferimenti diretti degli enti pubblici, ma potranno essere reperite sia attraverso il fund raising, sia mediante il coinvolgimento attivo del territorio, che contemporaneamente dovrà acquisire un peso decisionale nelle scelte strategiche del Campus.”

“Associazioni come Confartigianato, Confcommercio, ASCOM, Autorità Portuale, Ordini Professionali, ecc. ecc, ma anche singole aziende, nonché privati cittadini che comprendono il potenziale di volano economico dell’istituzione universitaria, potrebbero essere interessati ad acquisire quote, anche minime, del capitale sociale, a condizione di essere coinvolti nelle scelte decisionali, di ricerca e sviluppo, strategiche.”

“Tale sinergia consentirebbe alle imprese coinvolte di usufruire degli spazi, delle aule, dei laboratori del Campus potendo anche formulare richieste specifiche relativamente alla ricerca e sviluppo, nonché all’attivazione di nuovi corsi di studio, Master ed Alta Formazione, ampliando quindi il ventaglio dell’offerta sia verso specifiche istanze del territorio, sia verso quelle della formazione continua, fondamentali per il mercato.”

Chiosa Arecco: “La società di oggi è fluida e muta velocemente: questo, le aziende e le imprese lo hanno perfettamente compreso da tempo. Ora si tratta di farlo acquisire anche alle istituzioni pubbliche.”

Massimo Arecco Consigliere Lega Nord

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