La Stampa di giovedì 21 marzo 2019 riportava in un titolo “Bombardier lunedì vertice all’Unione Industriali”.
Di questo vertice sembrerebbe essersi persa ogni traccia, di fatti non risulterebbero comunicati stampa rilasciati da nessuno dei soggetti che vi avrebbero dovuto prendere parte, Unione Industriali, azienda e sindacati con i loro politici (locali) amici, alcuni in cerca di riconferma.
Come già avevamo riportato in precedenti articoli l’inconcludenza pare regnare sovrana nelle vertenze sindacali che riguardano le principali realtà industriali in crisi della nostra provincia e per cui si era aperta, nel 2016, la procedura dell’area di crisi complessa del savonese.
Si tenga presente che il sindaco uscente di Quiliano, Alberto Ferrando, aveva la delega alla Gestione dell’Area di Crisi Complessa. Di certo, questa scarsità di risultati non è un bel biglietto da visita per il candidato che è stato designato alla sua successione, Rodolfo Fersini, l’ex manager in pensione di Tirreno Power
Tirreno Power la cui malagestione, che ha portato alla chiusura degli impianti a carbone, va sicuramente annoverata tra le cause della crisi industriale ed occupazionale della nostra provincia e per cui è ancora in corso un processo penale.
Tutti gli attori interessati al tema del lavoro sembrano però impegnati nelle più svariate attività, come già più volte sottolineato, chi a fare passerelle elettorali per le elezioni comunali, a fare allegre scampagnate a Roma, chi visto l’arrivo della primavera a farsi corteggiare, chi in previsione dell’estate ad organizzare corsi per bagnini e sub.
Tra questi attori, per quanto riguarda i candidati in cerca di conferma o riconferma alle prossime elezioni, non può sfuggire il fatto che alcuni di essi siano espressioni di partiti di “sinistra” dove la parola lavoro dovrebbe essere uno dei temi portanti dei loro programmi e i lavoratori storicamente erano la propria base elettorale.
Ricordiamo la marcia del 26 novembre 2018 dove molti politici locali di tutti i colori sfilarono a sostegno della vertenza di Piaggio Aerospace,a cui è collegata anche quella della LaerH, l’azienda a cui sono state esternalizzate alcune produzioni e che nelle prospettive doveva avere un futuro prospero, con un potenziale di 200 assunzioni. Nonostante i molti politici locali presenti, per queste vertenze si passa da un rinvio ad un altro.
Il segretario provinciale della Fiom-CGIL di Savona, AndreaMandraccia, oltre a confondere pesanti sconfitte con non si sa bene cosa, sicuramente non delle vittorie, è perennemente attendista «siamo in attesa di ricevere notizia circa la chiusura di un contratto con Leonardo. Questo consentirebbe, dal prossimo mese di aprile, il parziale ritorno in azienda dei lavoratori. Quindi vorremmo anche conoscere, in modo più dettagliato, i volumi di lavoro che arriverebbero dal finanziamento P1HH Piaggio annunciato nel corso dei vertici ministeriali» (La Stampa 21 marzo 2019)
Di sicuro al momento, per LaerH, sembra esserci la cassa integrazione per i lavoratori.
Ricordiamo sempre che secondo le principali riviste che trattano di difesa, il drone P.1HH non sarebbe nei piani dell’Aeronautica Militare, come pare abbia sottolineato anche lo stesso Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare in audizione in commissione difesa.
Viste le contraddizioni della politica sia locale che nazionale e la relativa difficoltà a trovare soluzioni per le vertenze lavorative, utilizzandole più che altro per fini propagandistici ed elettorali, non ci stanchiamo a dire che sarebbe il caso che il sindacato si riappropriasse delle proprie prerogative storiche.
Dopo sindacato se ci sei batti un colpo!
Oggi ci chiediamo sindacato sei ancora vivo?
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