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Area di crisi complessa – Savona dimenticata da Toti e Benveduti

Per la provincia di Savona la fine del blocco dei licenziamenti rischia di creare potenzialmente la perdita di centinaia di posti di lavoro. L’istituzione dell’area di crisi industriale complessa del savonese, a partire dalla seconda metà del 2016, non sembra aver contribuito a risolvere i problemi di alcune delle principali realtà produttive della provincia, situazioni di incertezza che si trascinano ormai da lustri.

Il 2 luglio dinnanzi alla prefettura di Savona si è tenuto un incolore presidio dei lavoratori della LaerH di Albenga, azienda nata da un’esternalizzazione della Piaggio Aerospace a seguito dell’accordo di programma del 10 giugno 2014 (LEGGI).

Accordo sottoscritto, tra l’altro, dal segretario provinciale della CGIL di Savona Andrea Pasa, allora alla “guida” dei metalmeccanici savonesi. La situazione della LaerH risente della crisi della casa madre, ci domandiamo se nell’incolore sciopero fossero presenti in solidarietà rappresentati di Piaggio o di altre aziende dell’indotto.

Altra azienda di cui ci siamo occupati in numerosi articoli, viste le molte contraddizioni riscontrate nell’annosa vertenza, è la Alstom ex Bombardier Transportation di Vado Ligure, nel cui storico stabilimento sono stati costruiti i rotabili che trasportano migliaia di passeggeri e di tonnellate di merci lungo le tratte ferroviarie nazionali ed europee. Da ricordare le locomotive per il trasporto regionale della serie E464 e le locomotive per il trasporto delle merci denominate TRAXX. Attualmente lo stabilimento di Vado Ligure è impegnato nella realizzazione di alcune locomotive TRAXX, oltre alle attività sul treno veloce italiano Frecciarossa 1000 costruito in collaborazione con Hitachi Rail Italy.

Secondo quanto riportato in un comunicato stampa della CGIL di Savona del 30 aprile (LEGGI) è’ confermata la partenza dell’attività di produzione delle casse per i treni ad alta velocità Zefiro 1000 destinati al mercato spagnolo a partire dalla fine del mese di giugno. Ci domandiamo se queste attività abbiano già avuto inizio. Inoltre, ingenti investimenti nel settore ferroviario sono previsti con il piano Next Generation EU, pertanto, potenzialmente, il lavoro non dovrebbe mancare nei prossimi anni.

Per la Alstom – ex Bombardier di Vado Ligure è aperto da oltre 18 mesi un tavolo di trattativa al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), guidato oggi dal numero due della Lega di Salvini, Giancarlo Giorgetti, dove dovrebbe essere formalizzato il piano industriale che l’azienda intende adottare per realizzare le redditizie commesse pubbliche assegnate. L’ultimo incontro risale al 26 novembre 2019, ma non si avrebbero notizie di aggiornamenti.

Giorgetti – Benveduti

Sul passaggio di proprietà dello stabilimento Bombardier di Vado Ligure alla francese Alstom è intervenuto l’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti (Lega di Salvini) che ad IVG ha dichiarato la “Regione Liguria vigilerà per far sì che questa sia finalmente un’occasione di rilancio. Ad oggi Vado Ligure può contare su commesse che garantiranno lavoro fino alla fine dell’anno prossimo, ma occorre avere un piano industriale che tuteli la strategicità dei siti produttivi nazionali di Bombardier e salvaguardi l’attuale occupazione”. (IVG 29 gennaio 2021)

Altre aziende savonesi di cui ci siamo già occupati in precedenti articoli che aspettano che il Governo adotti qualche decisione di politica industriale sono la SANAC di Vado Ligure, che produce refrattari per la siderurgia e l’impianto delle Funivie che collega il porto di Savona alla Italiana Coke di Cairo Montenotte.

Evidentemente l’assessore Benveduti o si è dimenticato della provincia di Savona o gode di poco credito nei confronti del compagno di partito Giorgetti.

Chi si è accorto del poco credito di cui gode la Regione Liguria nei confronti del Governo e del MISE, neanche a dirlo, sono i lavoratori della ex Ilva di Cornigliano che per ottenere un incontro al Ministero dello Sviluppo economico per l’8 luglio hanno manifestato più volte per le strade di Genova, ottenendo la solidarietà anche dei lavoratori portuali savonesi.

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